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Diecimila pugliesi con l’influenza va peggio del 2015. Mille bambini sono già stati contagiati dal virus. Il picco a gennaio, “Ancora in tempo per vaccinarsì’.

Diecimila pugliesi bloccati a letto per l’influenza. Quest’anno il virus ha bussato con qualche giorno di anticipo e la stima che arriva dal Policlinico di Bari evidenzia un trend in aumento rispetto a dodici mesi fa. “Non si può parlare di vera e propria emergenza – assicura la professoressa Maria Chironna, responsabile regionale della sorveglianza virologica dell’influenza – ma è innegabile che nello stesso periodo dello scorso anno il virus si fosse manifestato in maniera molto più blanda”.

Un anticipo di quello che sarà il picco, previsto tra circa un mese. Ma proprio durante i giorni di festa c’è da fare attenzione: “Il periodo più intenso è quello di fine gennaio – prosegue la professoressa Chironna – ed è in quei giorni che ci sarà un evidente aumento di casi, come viene registrato in tutti gli anni. Ora, però, c’è il timore legato alle festività di Natale, quando il rischio contagio è destinato a salire”.

Un’attenzione particolare va riservata ai più piccoli: “Soprattutto la fascia d’età tra zero e quattro anni è la prime a subire gli effetti dannosi dell’influenza: nell’ultima settimana – è l’ulteriore stima fornita dal Policlinico – poco più di un migliaio di bambini sono stati costretti a restare a letto”. In realtà già a settembre in Puglia, con netto anticipo, erano stati isolati i primi due virus influenzali della stagione: l’isolamento è avvenuto da tamponi faringei di due bambini di sei mesi e di un anno ricoverati al Giovanni XXIII di Bari per infezioni acute delle vie respiratorie.

Oggi, come allora, il sottotipo del virus individuato è l’H3N2. “È necessario ancora una volta – ribadisce Chironna – rimrcare l’importanza del vaccino. E c’è un ulteriore elemento positivo: finora abbiamo constatato una buona copertura, quindi l’auspicio è che sempre più persone decidano di vaccinarsi, anche perché siamo ancora in tempo in attesa del picco”.

Finora, in realtà, la risposta dei pazienti soddisfa i medici. “La prima scorta di vaccini è stata esaurita e l’Asl ha già provveduto ad acquistarne altri – fa sapere Filippo Anelli, presidente dell’Ordine dei medici di Bari e vicesegretario nazionale della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) – Chi si è vaccinato ha operato una decisione saggia, anche perché questa è stata una fine d’anno anomala: l’arrivo dell’influenza è stato anticipato di diversi giorni e dobbiamo già constatare un numero congruo di casi rispetto al passato, quando la prima ondata si registrava solo dopo Natale”.

A preoccupare sono soprattutto gli anziani, che si vaccinano meno di quanto dovrebbero, anche se il recente Rapporto Sanità a cura di Crea Sanità
(Università Tor Vergata di Roma) ha fatto registrare un piccolo miglioramento in ambito nazionale per gli over 65. “Non possiamo essere soddisfatti, siamo su livelli ancora troppo bassi – insiste Anelli – perché si sottovaluta la complicanza dei casi influenzali. Anche lo scorso inverno in Puglia abbiamo dovuto registrare alcuni decessi per insufficienza cronica, come drammatico effetto dell’influenza. E il vaccino, probabilmente, avrebbe potuto salvare quelle vite”.

 

 

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