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Gatta (FI) scrive al presidente Emiliano per sapere quali interventi intendano porre per garantire la funzionalità e la messa in sicurezza del Porto di Vieste. Riceviamo e pubblichiamo.

Al Sig. Presidente
del Consiglio regionale
S E D E

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

Oggetto: Porto di Vieste.

Premesso che:
· in data 30 giugno 2011, con nota prot. 482/PDL, lo scrivente presentava interrogazione a risposta scritta al Presidente Della Giunta Regionale, On. Niki Vendola, all’assessore ai Trasporti ed all’assessore alle Opere Pubbliche, per conoscere e sapere quali interventi intendessero “porre in essere per garantire la funzionalità e la messa in sicurezza del Porto di Vieste, e quindi l’incolumità degli utenti e la salvaguardia dei beni ivi circolanti”;
· già da qualche anno, infatti, l’Ufficio Circondariale Marittimo di Vieste sollecita le istituzioni competenti a disporre il dragaggio dell’intero bacino portuale, comprensivo anche della sua imboccatura, che a seguito delle mareggiate è soggetto a continui movimenti di sabbia con correlativi sbalzi di profondità;
Considerato che:
· questo fenomeno crea grave pericolo per le imbarcazioni in entrata nel porto, perché determina la formazione di onde alte, di gran lunga sproporzionate rispetto all’effettiva forza del mare che si trova all’esterno del porto;
· le barche di Vieste per entrare ed uscire dal porto, a causa del mancato dragaggio sono costrette ad uscire senza i battellini di bordo, al fine di alleggerire il peso dell’unità navale ed evitare gravi inconvenienti;
· il pericolo è ancor maggiore per le unità navali in transito non stanziali, i cui comandanti non hanno contezza della problematica in questione, esponendo se stessi, il loro equipaggio ed i beni a bordo, al rischio di gravi danni;

Rilevato che:

§ la Capitaneria di Porto di Vieste ha emanato, già da molto tempo, l’avviso di pericolosità per l’ingresso nel porto di Vieste, pubblicato con gli avvisi ai naviganti;
§ l’ultimo dragaggio effettuato nel bacino portuale di Vieste risale agli anni 1990-1991, mentre alcuni anni fa sono stati spesi 500 milioni di vecchie lire solo nella zona inerente l’angolo fra la banchina sud e la banchina di ponente (c.d.m. Trimigno-Soc. Aurora);
§ la Regione Puglia – Ufficio Opere Pubbliche ha sempre giustificato i mancati dragaggi con la indisponibilità dei fondi necessari a tal fine;
§ attualmente nel porto di Vieste ci sono diverse centinaia di barche ormeggiate che, per lavoro o per diporto, rischiano di incidentarsi ogni qualvolta debbano uscire o entrare dal porto, specialmente in condizioni di mare agitato;
§ l’assessore Giannini recentemente ha garantito l’impegno della Regione all’utilizzo immediato di 48 milioni di euro di Fondi Europei per l’aumento della competitività delle infrastrutture e delle attrezzature portuali, il dragaggio dei fondali e la costruzione di specifici sistemi di protezione per mitigare le continue situazioni di perdita di pescaggio dei porti pugliesi;

Ritenuto che il dragaggio di quella zona è diventato indispensabile con l’apertura del porto turistico, potenzialmente in grado di ospitare imbarcazioni fino a 60 metri di lunghezza, che mai potranno accedere al porto visto il basso fondale (alto solo 3,5 metri, che in condizioni di mare agitato scende anche al di sotto di 1,5 metri);
Rilevato, altresì, che in risposta all’interrogazione del 30/06/2011 l’Assessore al ramo riferiva che il dirigente dell’Ufficio Coordinamento Strutture Tecniche provinciali di BA/FG (vedi note prot. n°51233 del 22/09/2011 e n° 9050 del 07/02/2006) prevedeva, solo per le opere relative al porto di Vieste, un costo di €. 8.148.000,00,così ripartiti:
– €.4.368.000,00 per dragaggio ed eliminazione generalizzata dell’insabbiamento del bacino portuale;
– €. 3.780.000,00 per smaltimento delle sabbie in discarica;

Tutto ciò premesso,

SI INTERROGA

il Presidente della Giunta Regionale, Dott. Michele Emiliano, e l’Assessore alle Opere Pubbliche, Dott. Giovanni Giannini, per sapere:

1. Quali interventi intendano porre in essere per garantire la funzionalità e la messa in sicurezza del Porto di Vieste, e quindi l’incolumità degli utenti e la salvaguardia dei beni ivi circolanti;
2. Se non ritengano di destinare parte delle risorse messe a disposizione per l’aumento della competitività delle infrastrutture e delle attrezzature portuali, il dragaggio dei fondali e la costruzione di specifici sistemi di protezione per mitigare le continue situazioni di perdita di pescaggio dei porti pugliesi, in favore del porto di Vieste, punta di diamante del turismo pugliese con oltre due milioni di presenze annue, che richiede un finanziamento di €.8.148.000,00.

F.to Giandiego Gatta