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TUTTI PAZZI PER I FRANK HEAD

Stasera all’Ariston per la finale
Il Sindaco di Apricena: «TeleVOTATELI!»
C’era da aspettarselo. “Para parà ra rara” è in finale. Lunedì scorso l’apricenese Domenico Cardella, il sipontino Alessandro Di Lascia ed il romano Francesco Testa (che, dal 2003, formano la band “Frank Head”) hanno superato brillantemente la prima selezione dei Giovani. Stasera, sul palco dell’Ariston, si esibiranno nella gara finale.
A parte la rinata Loredana Bertè (che, nonostante la sua esclusione, rimane la vera vincitrice di Sanremo 2008), i “Frank Head” sono la cosa migliore che si sia vista in scena in questa edizione del Festival della canzone italiana. Hanno, infatti, offerto la «performance» più strepitosa e folgorante. Divertenti, sufficientemente al passo con i tempi, assai motivati, testo interessante, musica di stampo “ska-balcanico”. Finalmente qualcosa di innovativo.
«Proponiamo pillole di cianuro ricoperte di miele»: così i “Frank Head” spiegano il loro genere, apprezzato perfino dal critico musicale più difficile, Mario Luzzatto Fegiz, che non ha risparmiato neppure il navigato Toto Cutugno. Il “miele” è la musica balcanica, che spazia dal “pop” al “punkrock” con sonorità latino-americane. Il “cianuro” sono i testi impegnati del loro primo album: “The best of Frank Head”, in uscita oggi con il meglio degli ultimi 10 anni.
Domenico, Alessandro e Francesco hanno dimostrato di conoscere alla perfezione il modo di esprimersi dei giovani e di saperlo tradurre in ritmo e parole. Senza contraddizione.
E’ vero. “Frank Head” non sono loro. Siamo NOI. La loro “filosofia di vita” è universale. Come la musica.
Raramente una giovane “band” mette d’accordo critica e grande pubblico, giovani e meno giovani. Il loro è un genere musicale nuovo, ma non troppo. Una miscela esplosiva di note, parole e coreografia. D’altronde, chi fa spettacolo, per essere definito artista con la “A” maiuscola, deve avere sul palco un qualcosa di imprevedibile. Deve, cioè, stupire. Non solo con le parole.
Il grintoso Domenico Cardella (voce e autore della melodia), nell’esibizione di lunedì scorso, ha coinvolto l’intero pubblico dell’Ariston. Anche i conduttori. Pippo Baudo, dopo aver annunciato – non senza entusiasmo – il passaggio in finale dei “Frank Head”, si è messo a duettare liberamente con Domenico. Il suo “ciropicioppecciaccia” prende molto. La frase “per festeggiare vai dal cinese” fa tendenza. “Para parà ra rara” è destinato ad essere il tormentone del 2008. A scuola, nei supermarket, per strada è già sulla bocca di tutti.
I principali blog italiani sono stati letteralmente invasi dai FrankHeadiani. I loro numerosissimi “fans”. Di ieri, di oggi e di domani. E’ stata “postata” ovunque un’enorme quantità di messaggi e commenti strapositivi sulla band foggiana al 66%.
Nel sondaggio del «Corriere.it» (la versione on line del principale quotidiano italiano), i “Frank Head” oscillano, da giorni, tra il primo ed il secondo posto. D’altra parte, il loro è l’unico “pezzo” del 58° Festival di San Remo che mescola con modernità generi musicali e risorse personali.
Il Sindaco di Apricena, Vito Antonio Zuccarino, orgogliosissimo sia del suo concittadino che del sipontino Alessandro Di Lascia (entrambi figli della stessa terra, la nostra cara ed amata Capitanata),  ha fatto tappezzare la “Città del Marmo” di manifesti dedicati ai “Frank Head”. L’ufficio stampa della Città di Apricena ha pure diffuso una nota con cui invita tutti a TeleVOTARLI.
La redazione di Capitanata.it si associa!  
Forza Alessandro! Forza Domenico! Forza Frank Head!
Yes, you will!

Alfonso Masselli