Il progetto è firmato dall’architetto Serpenti: “una grande occasione per il Parco”. Pronta la rete lunga 230 chilometri.
E’ l’unico Parco nazionale della Puglia. Comprende gioielli marini come la riserva delle isole Tremiti e un cuore verde, la Foresta Umbra, costituita, per dirla con Ungaretti, da alberi alti 50 metri che hanno l'età di Matusalemme. Senza considerare la ricchissima fauna. Il Parco nazionale del Gargano si attrezza per offrire a turisti ed escursionisti un'offerta di servizi sempre più competitiva. Nasce in quest'ottica il progetto firmato dallo studio guidato dall'architetto barese Stefano Serpenti, grazie al quale entro fine anno il polmone verde della Puglia sarà dotato di una rete attrezzata di sentieri unica nel suo genere, attraverso la rivisitazione di quella già esistente. «Si tratta del primo progettospiega Serpenti – che coinvolge in maniera organica l'intera area del Parco del Gargano, interessando la rete sentieristica esistente con una serie di interventi in materia di attrezzabilità». Il progetto, finanziato confondi europei assegnati alla Regione Puglia, è partito dall'analisi della rete dei percorsi esistente, selezionando idonei circuiti estesi all'intero territorio del parco, in grado di consentire l'attraversamento dei territori caratteristici e di permetterle diverse opportunità legate a turismo e tempo libero. I sentieri attrezzati oggi esistenti sono il prodotto di molteplici interventi realizzati negli ultimi decenni da vari enti (Corpo forestale, Comunità montana, Ente parco) attraverso azioni non coordinate fra di loro. Il risultato corrisponde a una dotazione di circa 230 chilometri di sentieri pedonali attrezzati, ai quali se ne aggiungono 48 di ippovie e 105 di percorsi per mountain bike, per un totale di 383 chilometri di percorsi che attraversano il territorio del parco. La rete escursionistica comprende i percorsi di Gargano byke, dedicati agli appassionati di mountain byke; i sentieri per ippoturismo (escursioni a cavallo); i sentieri pedonali della Foresta Umbra, attrezzati con aree di picnic, del monte Castellana e del monte Calvello, su vecchie mulattiere; i sentieri di bosco Quarto e monte Spigno, lungo antichi tracciati come quello della ferrovia Decauville. E ancora: i sentieri d'interesse prevalentemente storico, con valenze archeologiche, architettoniche e rurali, come quelli di Monte sacro, abbazia di Calena e Monte d'Elio; i percorsi prevalentemente naturalistici, quali le vie degli agrumi di Rodi Garganico, bosco Isola e dell'oasi lago Salso; e i sentieri di interesse religioso con il lungo percorso dei pellegrini, da Vieste a Monte Sant'Angelo, che raggiunge la grotta di San Michele Arcangelo. «Oggi – aggiunge l'architetto Serpenti-si è posta l'esigenza di una rivisitazione del patrimonio di sentieri attrezzati esistenti, per il loro recupero e valorizzazione. L'intento è di garantirne la fruizione e al contempo di realizzare nuovi percorsi in grado di riconnettere, in un sistema unico, la rete della mobilità lenta di un territorio caratteristico quale quello del Parco del Gargano». La rete della mobilità lenta, secondo il progetto, è costituita da diversi circuiti integrati: L'escursionistico garganico, un percorso ad anello lungo oltre 200 chilometri; i circuiti escursionistici locali, integrati al grande anello principale con realtà locali di particolare interesse, lunghi 265 chilometri; i circuiti escursionistici montani, in parte esterni all'area del parco ma integrati con quelli precedenti, già individuati e organizzati in 20 itinerari; i circuiti cicloturistici, con una rete per la percorribilità in bicicletta dell'intero territorio che si sviluppa per una lunghezza complessiva di circa 700 chilometri. Al progetto, non a caso, ha collaborato un'équipe di consulenti, esperti nei diversi settori attinenti alla mobilità lenta e alla conservazione degli ambienti naturali: l'Engea (Ente nazionale guide equestri ambientali, per le ippovie); il Cai, per i percorsi escursionistici a piedi; Gargano Byke per le escursioni in mountain-byke e la Fiab, la federazione italiana che riunisce gli amanti della bicicletta per gli itinerari ciclo-turistici. «Per settembre sarà tutto pronto -conclude Serpenti -e il Parco del Gargano diventerà un autentico paradiso per gli escursionisti».