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Peschici/ Porto turistico, al via i lavori per il dragaggio dei fondali. L’area può essere utilizzata per oltre 220 imbarcazioni e dai pescherecci.

Buone nuove per l’area portuale di Peschici interessata dai lavori di “dragaggio ed escavazione parziale del fondale finalizzati al ripristino della si¬curezza in mare e della navigazione”. Si è proceduto all’affidamento diretto in favore della ditta “InMare” srl di Termoli, pro¬vincia di Campobasso, per un importo di poco meno di 20mila euro. Trattasi di lavori classificabili come «adeguamenti tecnico-funzionali in porti già esistenti». Successivamente sì procederà alla sti¬pula contrattuale mediante scrittura pri¬vata, trattandosi di affidamento di importo inferiore ai 40mila euro.-Inoltre – va specificato – la stipula contrattuale e la conseguente esecuzione dei lavori è subordinata al rilascio della relativa or-dinanza da parte della competente Ca¬pitaneria di porto (ufficio circondariale 1 marittimo di Vieste). L’amministrazione comunale targata Franco Tavaglione sta quindi accelerando sul problema insab-biamento del porto. Si è in dirittura d’ar¬rivo. Bisognerà attendere solo l’ok dalla Capitaneria di porto. In sintesi il problema – che provoca disagi per l’attracco alle imbarcazioni di¬rette alle Tremiti e ai centri del Gargano – ha i giorni contati. Tutto – come si ri¬corderà- nacque in seguito a numerose segnalazioni degli operatori marittimi ope¬ranti nel porto di Peschici e raccolte dal Comune il quale – nel maggio dello scorso anno – effettuò un sopralluogo congiunto nell’area portuale. Durante il sopralluogo emerse, tramite misurazioni effettuate in più punti del bacino portuale, una pro¬fondità ridotta delle acque, variabile da un minimo di 1 metro a un massimo 2 metri, laddove fino a qualche tempo prima la profondità toccava i tre metri e mezzo. Altezze dalle quali ben si comprende il grado di pericolosità in cui versava (e versa) il bacino portuale di Peschici. il tutto a causa del forte insabbiamento pro¬vocato dalle correnti marine. Da qui l’urgenza dell’adozione di strin¬genti provvedimenti, tesi a garantire la salvaguardia della sicurezza della navi¬gazione. Va anche sottolineato che l’in¬tervento in questione trova copertura con fondi economici di bilancio comunale, limitatamente all’importo di 30mila euro, derivanti dalle entrate della tassa di sog¬giorno. Il porto turistico di Peschici è stato il primo del Gargano- ad essere progettato (ingegnere Contento) e i cui lavori ri¬salgono agli inizi degli anni 70 (impresa Brinci di Venezia). Assieme al porto di Vieste, è stato finanziato dalla Regione Puglia nell’anno 1999 (assessorato al tu¬rismo) mediante lo strumento di attua¬zione dei fondi Pop 1994/98 della Comunità europea. Con fondi della Regione Puglia, assessorato agricoltura caccia e pesca, agli inizi degli anni 2000 sono stati progettati, autorizzati ed eseguiti lavori di messa in sicurezza e di completamento del braccio di levante (realizzazione di magazzini e attrezzature a sostegno del comparto della pesca, realizzazione di impianto per la distribuzione di carburante). «La struttura portuale di Peschici tra l’altro unica nel suo genere in quanto da risposte di sviluppo e di lavoro sia per il comparto della pesca che quello turistico – sottolinea il sindaco Franco Tavaglione – è regolarmente prevista nel vigente Piano regolatore portuale con una previsione di circa 200/220 posti barca. Il porto di Pe¬schici – chiosa il primo cittadino del centro garganico -, ricordo a tutti già esistente è interamente di proprietà pubblica ovvero del Comune di Peschici».

Francesco Trotta