La guida Michelin 2018, in uscita, svela le sue eccellenze in fatto di ristoranti. La Puglia si conferma purtroppo su un livello medio-basso: nessun tre stelle (il punteggio massimo), nessun due stelle, mentre i monostellati restano otto, gli stessi dello scorso anno. Non è un grande risultato, se si considera che in tutta Italia gli «stellati» sono 356; corrisponde a poco più del 296 del totale. Le cose non vanno meglio considerando i numeri; in termini assoluti la Puglia è al dodicesimo posto tra le regioni italiane. Un centro-classifica senza infamia e senza lode, ma va detto che il gruppo di testa (Lombardia, Toscana, Lazio, Campania) appare lontanissimo.
La particolarità delle stelle Michelin è che sono assegnate non al ristorante, ma allo chef; in caso di spostamento di quest’ultimo (com’è accaduto quest’anno in Puglia), seguono l’uomo e non il locale.
Comunque, questi sono i locali e i cuochi d’eccellenza in Puglia:
Limami di Andria (chef Felice Sgarra)
Bacco di Barletta (Franco Ricatti e Angela Campana)
Pashà di Conversano (Maria Cicorella)
Angelo Sabatelli di Putignano (il nome del locale è quello dello chef, trasferitosi da Monopoli a Putignano mantenendo la stella)
Già Sotto l’Arco di Carovigno (Teresa Buongiorno)
Al Fornello – da Ricci di Ceglie Messapica (Antonella Ricci)
Cielo di Ostuni (Andrea Cannalire)
Quintessenza di Trani (Stefano Di Gennaro).
Otto locali e nove chef, divisi piuttosto equamente tra uomini (5) e donne (4).
A queste «eccellenze» vanno aggiunte le 14 «mezze stelle» (una in più dell’anno scorso), ovvero i ristoranti che hanno ottenuto in Puglia il riconoscimento «Bib Gourmand». Una sorta di attestato di stima, che indica un’attenzione della Guida nei loro confronti.
La lista dei beneficiari è questa:
Osteria del Borgo Antico di Gioia del Colle
U.P.E.P.I.D.D.E. di Ruvo di Puglia
Pantagruele di Brindisi
Cibus di Ceglie Messapica
Osteria Piazzetta Cattedrale di Ostuni
Il Turacciolo di Andria
Antichi Sapori di Andria/Montegrosso
la «new entry» 31.10 Osteria Lorusso di Bisceglie
La Tradizione di Minervino Murge
Medioevo di Monte Sant’Angelo
La Fossa del Grano di San Severo,
Il Capriccio di Vieste
L’Acchiatura di Racale
La Barca di Marina di Pulsano.
Guardando ai Comuni invece, possiamo dire che la «capitale» del gusto in Puglia è per quest’anno Andria, con tre ristoranti segnalati.
Cinzia Semeraro
corrieremezzogiorno
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