Anche se sei sdegnato, porgi l'altra guancia: E’il motto peschiciano del day-after le pesanti accuse dei coinvolti negli incendi del 24 luglio 2007 intervenuti alla trasmissione televisiva “Mi Manda Rai Tre”, intervistati all’Attacco.A Peschici le dichiarazioni lesive dei turisti sono come un pugno nello stomaco, ma stoicamente i cittadini resistono, e piuttosto che guardarsi indietro, gettano idee e sguardo al futuro (che prevedono molto roseo) in cerca del tanto agognato riscatto. Ovviamente in paese serpeggiano la rabbia, la sdegno e la tristezza per le forti dichiarazioni, soprattutto tra gli addetti ai lavori. "Che colpa hanno i proprietari delle strutture?-dichiara al'Attacco, Rosetta De Sio proprietaria del Villaggio Turistico Baia di Manaccora – L'incendio è stata una catastrofe naturale. Per fortuna le mie strutture non hanno subito danni e quindi non ho ricevuto richieste di risarcimento da parte dei turisti. Comunque trovo esagerate le dichiarazioni e reazioni dei turisti. Non sono le uniche vittime del disastro" sottolinea "A me è andato distrutto un grande magazzino dove erano depositati i mezzi e le attrezzature da lavoro. Ho perso tutto, e il danno ammonta a 600mila euro, e per questo, circa un mese fa, ho inviato una lettera al Comune di Peschici, senza avere nessuna risposta. Se questi soldi me li danno è bene, altrimenti non fa niente, perché bisogna capire che in queste situazioni difficili bisogna andarsi incontro. Ed è questo che mi auguro che i turisti facciano nei confronti di noi operatori turistici". Rosetta De Sio chiude ribadendo un concetto. "La colpa è stata tutta del fuoco, e non del campeggio San Nicola. Loro sono coscienziosi, e non posso crederci che non avessero l'impianto antincendio a norma. Comunque è ora di mettersi tutto alle spalle, perché la vita continua. La dimostrazione è che mi stanno arrivando tantissime prenotazioni, più dell'anno scorso. Addirittura molti hanno già versato la caparra. Se il buongiorno si vede da mattino…". Gli fa eco l'operatore del Villaggio Camping Internazionale Manacore. " E' stato un evento naturale che va al dilà delle volontà umane, una tragedia di portata enorme, e quindi non so se sia giusto risarcire i danni ai turisti. Per quanto riguarda la nostra struttura il discorso è diverso, perché chi se ne è voluto andare, lo ha fatto di sua spontanea volontà, non per impossibilità strutturali. Nonostante ciò abbiamo ricevuto qualche lettera di risarcimento che abbiamo prontamente inoltrato al Comune di Peschici. Comunque sia the showmust go on. Prevediamo divivere una stagione estiva da protagonisti, in quanto ci sono prenotazioni a pioggia". Molto più critico l'intervento dell'operatore commerciale Raffaele Vigilante. "Il titolo dell'Attacco non mi è proprio piaciuto soprattutto alla luce dei grande impegno profuso i1 24 luglio per salvare la gente dalle fiamme. Meritiamo la medaglia d’oro al merito. Anziché prendersela con noi poveri cittadini, chi ha subito danni si dovrebbe lamentare con chi non ha fatto arrivare a Peschici i fondi europei. Che colpe abbiamo noi peschiciani?” Sulla vicenda del campeggio S. Nicola espone la sua, versione. "Chi ha detto che non vogliono pagare? L’Eurotouring ha un onere cla restituire, e sta aspettando i risarcimenti delle assicurazioni, perché una struttura privata non può permettersi il lusso di anticipare diversi milioni di euro. Con questo comportamento i turisti non faranno altro che far sfociare questa diatriba in una causa civile, allungandone i tempi. Io condivido la rabbia del signor Pelati, ma non è comprensibile perché l'evento è stato di portata catastrofica e l'uomo ben poco poteva far per arrestare la furiosa marcia del fuoco. Su queste situazioni bisogna ragionare a mente fredda e non nella foga dell'emergenza. Non bisogna attaccarsi alla materialità, perché in quei momenti era necessario salvare la pelle di 5mila persone, piuttosto che badare a salvaguardare automezzi ed effetti personali. Eravamo di fronte ad un'apocalisse". Poi Vigilante attacca. "Si sta innescando un meccanismo perverso di cattiva pubblicità che potrebbe pregiudicare la stagione estiva, ma Peschici e i suoi abitanti sono capaci di far ricredere anche i più scettici. I privati si sono rimboccati le maniche e senza piangersi addosso, da soli si stanno ricostruendo quanto è andato distrutto. Non hanno visto neanche il becco di un centesimo di quei finanziamenti promessi. Ecco proprio le promesse di chi governa hanno illuso e abbandonato peschiciani e turisti. Rutelli, nel corso del consiglio comunale de1 27luglio, disse che chi aveva perduto qualcosa sarebbe stato risarcito, ma nessuno si è fatto più vivo. La stessa Regione Puglia ha stanziato un finanziamento da un milione di euro, e pure in questo caso qui a Peschici non è arrivato nulla". Vigilante conclude parlando della stagione stiva alle porte, lanciando anche qualche frecciatina al signor Pelati. "Confidiamo molto nell'estate. Tutti siamo pronti a metterci in gioco, persino il Comune. Le prerogative per una stagione soddisfacente ci sono tutte viste le copiose prenotazioni che stanno giungendo alle varie strutture ricettive. Vorrei dire a Pelati che se ama davvero il Gargano, deve tornare da noi, perché abbiamo dei posti bellissimied accoglienti. Sono dispiaciuto perle sue dure dichiarazioni, e deve capire che un evento così catastrofico non può e non deve distruggere la bella realtà che ha sempre vissuto. Anche i turisti devono darci una mano a far risorgere Peschci".
Matteo Palombo
L’Attacco