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Isole Tremiti, “IL PONTE DEL GARGANO RILANCERA’ IL TURISMO”

Siamo all’inizio della campagna elettorale, che vede diversi schieramenti presentarsi con i propri candidati alla Presidenza della Provincia di Foggia.

Sostenuti dai maggiori partiti, l’on. Antonio Pepe e l’avv. Francesco Paolo Campo, rispettivamente del Popolo delle Libertà e del Partito Democratico, si sfidano a suon di programmi e sono entrambi alla ricerca di nuove idee che possano rilanciare la Capitanata.

Il candidato del PD, Paolo Campo, ha dichiarato: “il programma della coalizione è articolato, complesso, ancora oggi aperto ai contributi di quanti volessero offrirci le loro idee, perché vogliamo davvero risalire tutte le classifiche della qualità della vita e dello sviluppo”, mentre l’On. Antonio Pepe punta al “rilancio di forme alternative di turismo, quali quello religioso, agroambientale e culturale” ritiene che “la cultura è da sempre al centro di ogni sviluppo sociale, ed è un importante motore economico che consente la crescita e la valorizzazione del territorio e dei suoi abitanti”.
Per aiutare i candidati a completare i loro programmi elettorali, per il momento molto generici e poco concreti, abbiamo pensato di intervistare una delle menti più brillanti e innovative della nostra Capitanata, l’ing. Michelangelo De Meo di Manfredonia, un giovane ingegnere civile edile, che fino a qualche mese fa, ha fatto parlare di un progetto a dir poco geniale e unico a livello mondiale, i mass-media di tutta l’Italia, oltre ai professori universitari, gli esperti del settore turistico ed economico e recentemente anche architetti di fama mondiale degli Stati Uniti.
La geniale idea, già nota a molti per i tantissimi articoli pubblicati, ha suscitato notevoli attenzioni e consensi in tutta l’Italia, è quella di ripristinare un antico ponte in legno esistito alle Isole Tremiti alcuni secoli fa, che le collegava tra di loro, con l’obbiettivo di attirare il turismo internazionale sul territorio garganico e molisano.
L’ingegner Michelangelo De Meo, storico delle Isole Tremiti, dopo lunghe e laboriose ricerche storiche, è riuscito a scoprire un carteggio inedito e alcuni dei pali di fondazione presenti sul fondale marino, che attestano la presenza di un antico ponte in legno, che le collegava tra di loro.
“Il ponte in legno collegava tre isole, San Nicola con il Cretaccio e questo ultimo con San Domino, è stato realizzato nel periodo borbonico per circa 400 detenuti, in un periodo veramente triste per le isole, dove erano destinate a colonia penale” dice l’ing. De Meo “…esso è stato smontato perché i detenuti non facevano la regolare manutenzione e perché la situazione politica e militare non era delle più felici…quindi, visto che oggi le Tremiti sono tra le mete più ambite del turismo garganico, che esistono dei fondi europei che non vengono attivati, che non c’è futuro senza il passato, che esistono dei seri problemi locali di collegamento, perché non ripristinare questo fantastico ponte in legno, che già all’epoca era tra i ponti in legno più lunghi del mondo, quasi 500 metri.
Ritengo che il territorio Garganico abbia bisogno di grandi simboli come la Torre di Eifell, il Ponte Vecchio, il Colosseo, ecc.. opere che hanno reso famosi, in tutto il mondo, quei territori e aver attirato il turismo internazionale.
Oggi, per attirare il turismo internazionale sul Gargano non bastano più le coste e un mare cristallino, serve qualcosa che altre località non hanno, un simbolo unico a livello mondiale.
A causa degli incendi che hanno colpito il Gargano la scorsa estate e per scelte politiche turistiche fallimentari, il nostro territorio a subito negli ultimi anni un calo delle presenze turistiche del 20% circa e quindi per far conoscere le Tremiti e per indotto il Gargano, la Puglia e il Molise nel mondo, occorre un’idea innovativa unica al mondo, che susciti curiosità, che sia polivalente, che produca reddito, che faccia parlare di sé, che sia utile ai tremitesi, che crei occupazione ecc., ritengo che questa idea possa sviluppare l’economia di tutto il territorio Garganico e Molisano e attirare il turismo internazione quasi inesistente.
Il progetto è unico a livello mondiale per le sue innovazioni tecniche e tecnologiche, eco-compatibile e darebbe la possibilità alle Isole Tremiti, al territorio Garganico, alla Regione Puglia e al Molise di presentarsi a livello mondiale.
Esso incrementerà in modo esponenziale il turismo internazionale sul territorio sviluppando anche tutte le attrezzature portuali costiere, porterà un aumento dei flussi turistici che partiranno dalle città costiere garganiche come Peschici, Rodi Garganico, Vieste, Lesina, Mattina, ecc, sviluppando le autostrade del mare e le infrastrutture portuali, creando occupazione e sviluppo.
Dice l’ing. De Meo: “…si tratta di un ponte abitato destinato a varie attività di promozione turistica e culturale. Esso è pedonale e ciclabile, munito di una copertura che può ospitare un impianto fotovoltaico di circa 305 Kwp, cioè posso produrre energia a sufficienza per tutto il periodo invernale, mentre in estate posso coprire un quarto del fabbisogno energetico!
Il ponte è vivo, non deve essere solo un luogo di passaggio, ma di osservazione, di riposo, di socializzazione, di educazione ambientale e di promozione turistica, ci saranno una serie di attività compatibili con i fini istitutivi del Parco Nazionale del Gargano e della Riserva Marina, tipo il Ponte Vecchio a Firenze o il Ponte di Rialto sul Canal Grande a Venezia, es. box muniti di computer con i quali si potrà dialogare con gli educatori ambientali e turistici di tutto il mondo in tempo reale. Esso deve destagionalizzare il turismo, allungando le presenze turistiche anche ai mesi primaverili e autunnali.
I box non intaccheranno l’economia dei residenti, essi avranno la funzione di promuovere le città del Gargano, della Puglia e del Molise, incentivando i turisti a recarsi anche verso le località garganiche e pugliesi, in questo modo si riuscirà a distribuire il turismo su tutto il territorio, facendo diventare le Tremiti “il cuore pulsante del Gargano”.
L'opera avrebbe un costo di circa 20.000.000 euro e sarà realizzata essenzialmente con i fondi dei privati e dalla vendita di 80 box presenti sul ponte, ai privati e ai comuni pugliesi, molisani e alle istituzioni pubbliche che ne faranno richiesta, senza intaccare l’economia dei residenti che al contrario sarà valorizzata, quindi a costo zero per lo Stato e creerebbe circa 1000 posti di lavoro su tutto il territorio.
Si prevedo che arriveranno dopo pochi anni dalla sua realizzazione almeno 600.000 turisti all’anno su tutto il Gargano;
Recentemente gli stessi tremitesi, hanno effettuato un sondaggio sulla realizzazione dell’opera ed è risultato che il 75% è favorevole all’iniziativa.
E’ bene ricordare, che sul fiume Lao è stato costruito un Ponte in legno, nel dicembre del 2000, nel Parco Nazionale del Pollino, con una campata da record di 70 metri carrabile e recentemente è stato costruito un ponte in acciaio e vetro nella Città di Venezia sul Canal Grande da Calatrava.
Tanti sono i ponti che sono stati ricostruiti dopo la guerra mondiale…per esempio il
Ponte coperto di Bassano, il ponte delle Catene sul torrente Lima a Lucca che è
stato ricostruito dopo la distruzione dei tedeschi nel 1953…oggi inserito nei cento siti
mondiali da salvare dal Word Monuments.
Recentemente è stato costruito ad Oslo in Norvegia il Ponte di Galata, disegnato da
Leonardo Da Vinci nel 1500.
“Un ponte può creare un impatto positivo o negativo, molti ponti anno creato un
impatto positivo sul territorio circostante es. il Golden Gate a San Fransisco, infatti
la Baia di San Fransisco ha guadagnato valore paesaggistico. Esso è oggi il simbolo
della Città di San Fransisco”dice l’ing. Michelangelo De Meo “Molti sono i ponti che l’opinione generale ha considerato elementi che arricchiscono il paesaggio tanto da essere stati riprodotti in tutti i tipi di immagini, cartoline postali, guide turistiche ecc.
E’ classico utilizzare il ponte come elemento di riferimento o di identificazione di un paesaggio;
L’obiettivo è creare un simbolo mondiale che faccia conoscere le Tremiti in tutto il
mondo e per indotto attiri il turismo internazionale sul Gargano e sul Molise.
Alberto Haistein diceva: che per mezzora al giorno …bisogna pensare in modo
diverso da come pensano gli altri…
Ricostruiamo questo ponte con il passato!!! Ora mai bisogna fare i conti con la
storia, prima o poi si costruirà e solo questione di tempo!
Dal punto di vista dell’impatto ambientale?
Il ponte è stato progettato usando il legno, per ricordare la presenza del
vecchio ponte, perché il legno è un materiale naturale, fa parte del ciclo naturale
della vita, è un materiale vivo, di aspetto gradevole, che crea un impatto ambientale
minore di altri materiali come il c. a., l’acciaio, le murature che creano segni
permanenti sull’ambiente; è più economico, di facile montaggio, di veloce
esecuzione ma soprattutto è un’opera non permanente, transitoria, che ha bisogno
di manutenzione per aumentare la durabilità.
Esso non deve imporsi sul paesaggio, ma deve diventare parte di esso, in armonia con tutto ciò che lo circonda, deve arricchire il paesaggio ed essere un monumento…
I traghettatori saranno favorevoli?
La realizzazione del ponte creerà almeno altri 16 attracchi per i natanti, alcuni da ambo i lati delle pile e altri recuperando le bitte presenti sul Cretaccio, non intaccherà i loro introiti anzi saranno triplicati.
Cosa vuole dire ai nostri candidati alla presidenza della Provincia di Foggia?
Innanzitutto in bocca al lupo e che vinca il migliore, ma soprattutto, date più spazio e ascoltate di più gli ingegneri e gli architetti, sono loro i veri esperti che potrebbero far decollare il nostro territorio.