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Processo “Età Moderna”/ Droga e armi nel Gargano. Cassazione boccia 7 ricorsi

Con recente sentenza, la sesta sezione penale della Corte di Cassazione (Presidente: Domenico Carcano) ha dichiarato “inammissibili” i ricorsi proposti da Angelo Cariglia, classe 1980, San Giovanni Rotondo, Giuseppe Della Malva, classe 1964, Vieste, Francesco Notarangelo, classe 1965, Mattinata, Antonio Quitadamo, classe 1975, San Giovanni Rotodo, Andrea Quitadamo, classe 1989, Manfredonia, Giulio Quitadamo, classe 1982, San Giovanni Rotondo, Umberto Sforza, classe 1964, Cerignola, contro una sentenza del novembre 2016 della Corte d’Appello di Bari.

In particolare, si fa riferimento all’operazione “Eta’ Moderna” – del personale del Servizio Centrale Operativo, delle Squadre Mobili delle Questure di Foggia e Bari, del Commissariato di P.S. di Manfredonia (FG), con l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine e del Reparto Volo di Bari -, con provvedimento cautelare coercitivo (del 02.10.2013, Gip Domenico Zeno) emesso, al tempo, nei confronti di 30 persone, “tra cui esponenti di spicco della criminalità garganica, operanti nei territori ricompresi tra Manfredonia – Mattinata – Vieste”.
I soggetti interessati all’operazione “Età moderna” erano stati “tutti fortemente indiziati di essere implicati, a vario titolo, nei reati di estorsione, detenzione e porto illegale di armi, nonché illegale detenzione e cessione di sostanze stupefacenti”. 4 i soggetti originari di Manfredonia coinvolti al tempo nell’operazione di PG.

Ora la sentenza della Cassazione che ha dichiarato inammissibili i ricorsi proposti dai citati Angelo Cariglia, Giuseppe Della Malva, Francesco Notarangelo, Antonio Quitadamo, Andrea Quitadamo, Giulio Quitadamo, Umberto Sforza.