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Moda d’oltretomba: bare per cani

Il nuovo prodotto di una azienda barese di Triggiano presentata con grande successo a «Tanexpo 2008», la fiera specializzata degli arredi funebri di Bologna.Il classico va sempre di moda. Ma anche nel settore delle casse da morto non mancano stranezze e novità che puntano a conquistare una fetta di un mercato che, quasi superfluo ricordarlo, non conosce crisi. Più di 200 espositori hanno dato appuntamento agli addetti ai lavori a 'Tanexpo 2008', la fiera biennale di articoli funerari e cimiteriali in programma fino a domenica a Bologna.

C'è tutto quello che serve per qualsiasi tipo di funerale, bare di ogni tipo e qualità, urne cinerarie diventate veri e propri oggetti di design, arredi per cimiteri e carri funebri: da quello che nel 1937, trainato da cavalli, rese l’ultimo onore a Guglielmo Marconi, agli ultimi fiammanti modelli, con aria condizionata e impianto stereo.

L'ultima frontiera in fatto di bare è quella dei cofani per gli animali domestici. L’idea è venuta all’impresa Giuseppe Franco di Triggiano (Bari) che propone casse funebri per i cari estinti a quattro zampe. L’obiettivo è inserirsi nella scia degli articoli costosi su cui padroni particolarmente affezionati non risparmiano per far essere chic i loro cani e gatti. E considerando anche il fatto che in molte città si stanno costruendo cimiteri per animali. Per ora ce ne sono solo tre modelli, colorati e completi di imbottitura. Ma se l'articolo si venderà (e la grande curiosità suscitata fra i padiglioni della fiera lascia ben sperare) la produzione potrebbe allargarsi.

Per gli umani, invece, le bare classiche sono quelle che vanno per la maggiore, ma i modelli e i rivestimenti garantiscono un vasto assortimento. A Tanexpo però non manca chi propone novità piuttosto curiose, come il gruppo milanese 'La varesina Sofam' (“pensarci oggi – recita la loro pubblictà – non ti cambia la vita”) che si è presentata alla fiera bolognese con una bara viola, che con una certa fantasia può diventare anche un mobile da soggiorno, e una di coloratissimo peluche. Solo un prototipo, anche perchè le leggi italiane ne vietano l’uso. Ma che ha trovato alcuni operatori russi che sarebbero stati pronti a comprarla.
Il 'made in Italy' è infatti un marchio talmente forte che anche in questo settore è esibito come un fiore all’occhiello. Soprattutto per il mercato russo, pronto a prendersi i prodotti più costosi, per allestire funerali da re ai nuovi nababbi diventati ricchi sulle ceneri dell’Unione Sovietica, che spesso sfuggono alla legge, ma mai alla morte. E che sono pronti a spendere cifre pazzesche per affermare il loro status anche nella loro ultima apparizione terrena, magari griffata dall’italian style.
Ma anche in patria i consumi non rallentano. E coinvolgono lapidi per cimiteri che possono essere arricchite da candelabri, foto su ceramica e statue di bronzo e gesso, con papa Woytila e Padre Pio fra i più gettonati. E c'è anche una bottega artigiana di Messina che realizza bare su misura, con intarsi scelti direttamente del cliente. Il pagamento, ovviamente, è anticipato.