La ridefinizione del sistema regionale delle politiche per il lavoro è pronta per il vaglio del Consiglio regionale, già dalla prossima seduta, come emerso ieri nella seduta della commissione Bilancio che ha accolto la proposta del consigliere Donato Pentassuglia (Pd) per consentire l’approdo del disegno di legge in aula. Il disegno di legge si basa su una rete regionale dei servizi per le politiche attive del lavoro, comprensivo dei centri per l’impiego pubblici, della costituenda Agenzia regionale per le politiche attive per il lavoro (Arpal) e dei soggetti pubblici e privati accreditati. Previsto in particolare che l’Agenzia subentri nelle funzioni attribuite alle province pugliesi e alla Città metropolitana di Bari nella materia dei servizi per l’impiego, facendosi carico del personale. Alla copertura degli oneri derivanti dall’attuazione delle norme sono stati già iscritti 19 milioni nel bilancio di quest’anno. Sulle politiche del lavoro, a seguito della riforma, le competenze passeranno infatti all’Arpal che dovrà assorbire tutti i dipendenti ma dovrà anche riorganizzare i servizi. La Regione punta all’utilizzo anche dei fondi europei per formazione e gestione delle crisi.