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Un processo al Visconti nel 1758 a Ischitella (124° parte).

Questo io si ed è la verità di causa conoscente.

Inteso dai constituiti dell’attrasso in cui fu questa Università colla Regia Corte e per la quale vennero più commissarii e pubblico in questa terra e riguardante a quella mi disse il Gio Batta Visconti essendo seguito da solo e sotto non si può deporre da altra persona.

Io Girolamo D’avolio ho deposto come Università.

Dell’Acqua Presidente.

Ricevuto nello stesso posto e luogo-

Inteso se esso testimone sa chi fa il Sindaco di questa Università dal 1/9/1757 per tutto l’ultimo di Agosto dell’anno presente dell’anno presente passato 1758 e se nel corso di tale tempo questa predetta Università fosse stata in atrasso al pagamento della regia corte e ai creditori fiscolari come quando in detta terra e per quale causa del Sig.re la verità che io so sopra di quanto mi si fa domanda e questa come nel giorno del quindici del detto mese di agosto dell’anno 1757 essendosi convocato pubblico parlamento per l’elezione del Sindaco di questa università fu fu in esso eletto Gio Batta Visconti mio paesano e conoscente al quale tenore del praticato per lo passato lo nominò per capo eletto il M.co Girolamo d’avolio e nominò me secondo eletto ,ma io perchè avevo esercitato con simile carica due anni prima e il predetto non diceva essere forzata ad eccettarla la rinunciai formalmente con la predetta che ,che presentai in questa corte locale e non mi inseriii affatto negli affari di questa Università per di meno come cittadino benestante n’è sono stato continuamento inteso e seppi che l’Università predetta andava in attrasso coi pagamenti alla Regia Corte e per il terzo maturato alla fine di Agosto di detto anno 1757 col quale effetto verso il mese di ottobre e novembre che non mi sovviene precisamente venne qui un Commissario della Percettoria di Lucera ad esigere detto attrasso come inteso che aveva già eseguito,ma non so come distintamente in quale maniera si era rimediato. del terzo che maturò a Gennaio poi del presente anno 1758- CONTINUA.

GIUSEPPE LAGANELLA