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Un processo al Visconti nel 1758 a Ischitella (129° parte).

La parte di muro che io già feci con averci e presi dal detto Marchese di suo denaro ducati dodici , nonostante però la formazione del muro predetto continuava ad essere disastrosa la strada per la sua naturalezza ed intesi che detto Ill.re Marchese aveva determinato di farne fare l’accomodo il quale ritornando in beneficienza l’accomodo anche dei cittadini si contentarono molti di essi benestanti ,ed anche acconsentendo di contribuirmi carlini tre per ciascuno finchè se ne fece la tassa ,la quale ebbe cura di esigerla Michele Paolino che allora era mastrodatta di questa corte alla quale contribuiva lo stesso Marchese di sua rata ducati sei ed avendo avuto io unitamente con altri suoi fabbricatori la notizia di doversi fare l’accomodo predetto mi unii con Alessandro Chionco, Francesco e Pasquale de Angelis miei figli ,Pasquale Chionco Pietro Miraglia Giovanni Ventrella e Giovanni Moretto che asserrimmo di fare noi con detto Ill.re Marchese da cui ci fu accordato l’obbligo preciso di dover fare per linea traversale a detta strada da passo in passo alcuni cordoni affinchè camminandovi gli animali avessero potuto servire di mantenimento a non farli precitosamente camminare con pericolo- Continua.

Giuseppe Laganella