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Gino Lisa/ La nuova pista aumenterà la capienza su ogni volo di 50 passeggeri. L’obiettivo di Aeroporti di Puglia è far crescere anche il trasporto delle merci.

Pista del Gino Lisa, conto alla rovescia per l’apertura del cantiere che dovrebbe essere ormai imminente. Per il momento siamo alla fase degli espro­pri: in totale 17,5 ettari, dei quali 11 sull’area a Nord del sedime aeroportuale (in corrispondenza di via Castelluccio), più altri 4,5 ettari lato Sud oltre a 2 ettari comprensivi sulle strade comunali che dovranno essere chiuse o deviate per far posto al prolungamento. Saranno infatti realizzate due bretelle di collegamento della strada comunale in via Castel­luccio con la strada comunale tratturo Camporeale comprese le opere idrau­liche e la segnaletica orizzontale e ver­ticale, l’illuminazione, le barriere di sicurezza stradale. Nel progetto dell’ingegner Antonio Bruno, responsabile unico del procedimento di Aeroporti di Puglia, è prevista anche la realizzazione di una pista ciclabile e relative opere di mitigazione secondo quanto dispongono le quaranta prescrizioni di Via (va­lutazione d’impatto ambientale) del mi­nistero dell’Ambiente. Una volta com­pletata la fase degli espropri, si entrerà nel vivo dell’operazione: Adp conse­gnerà all’impresa De Bellis l’appalto di gara con l’elaborazione del progetto ese­cutivo che dovrà prevedere le prescri­zioni da attuare. Sarà lo studio dell’ingegner Pippo Cavaliere associato allo studio Valle progettazioni di Roma a consegnare all’impresa il progetto de­finitivo sul quale si apriranno i lavori nel cantiere. La soluzione progettuale adottata prevede una lunghezza pavi­mentata di pista di 2.000 metri e una lunghezza di pista utile ai fini aero­nautici di 1.735 metri. Attualmente la pista di volo del Gino Lisa ha urna lunghezza fisica di 1596 metri e una larghezza di 45 metri, più due fasce laterali “antipolvere” (shoulder) della larghezza di 5 metri ognuna, pavimentata con sovrastruttura flessibile in con­glomerato bituminoso. Insieme al pro­lungamento della pista RWY 15/33 (pre­via acquisizione e/o esproprio delle aree esterne al sedime aeroportuale) vi sarà la realizzazione della zona di back-track alla sommità della pista per consentire l’inversione a “U” degli aerei una volta atterrati e l’ingresso sul piazzale dell’ae­rostazione. Il progetto prevede anche l’adeguamento degli impianti di volo notte e degli aiuti visivi luminosi (Ivn/Avl); l’adeguamento delle aree di sicurezza strip e “Resa” e l’adeguamento e la riqualificazione profonda della pista esistente per una larghezza pari a 20 metri in asse pista con l’acquisizione e/o esproprio delle aree esterne al sedime aeroportuale in testata 33. In conseguenza di questi interventi di prolungamento della pista di volo, sarà possibile operare sullo scalo di Foggia con velivoli di classe “C” (eventual­mente con penalizzazioni di carico al decollo), dunque più grandi e capienti di quelli che finora hanno operato al Gino Lisa. Citiamo a mo’ di esempio: A319, A318, B737 classi 300,400 e 500 che, con la loro capienza e autonomia, garantireb­bero una maggior offerta di posti e collegamenti verso nuove e più distanti destinazioni. Parliamo di aerei con una capacità di riempimento non inferiore ai 100/120 passeggeri, con uno scarto doppio rispetto ai velivoli attualmente utilizzabili al Gino Lisa (Atr72) quan­tificabile in almeno 40-50 passeggeri in più a volo. Tenuto conto delle strategie di sviluppo prospettate da Aeroporti di Puglia per l’aeroporto “Gino Lisa” di Foggia lo scopo degli interventi mira prioritariamente ad aumentare la ca­pacità aeroportuale, sia in termini di trasporto passeggeri (si vuole arrivare nei prossimi anni ad un traffico pas­seggeri di 300.000 annui) che di trasporto merci. Attualmente il numero massimo di passeggeri imbarcati in un anno nello scalo foggiano è fermo a quota 67.518 passeggeri nel 2009 quando operavano da Foggia gli aerei Saab da cinquanta posti della compagnia MyAir, collegamenti successivamente operati dalla svizzera Darwin fino al novembre 2011.