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Un processo al Visconti nel 1758 a ischitella (193° e 194° parte).

 

Un processo al Visconti a Ischitella nel 1758   (193° parte).

portò in mano mia carlini 19 ed egna 2 che disse essere il resto che andava dovendo suo marito per l’estaglio del forno dell’Università che aveva affittato per il quale motivo credeva di essere seguita la carcerazione di detto di lei marito ,ed io giudicando ,che tal denaro doveva all’Ill.re Marchese Giuliano e che del medesimo era stato l’ordine della carcerazione del riferito Antonio Chiarito ,stimai di ricevermi carlini 19 ed egna 2 ed immediatamente li portai a detto Ill.re Marchese,.il quale mi disse che l’avesse dati al suddetto Michele Paolino e che esso non aveva ingerenza in tale affare ,onde portai detti carlini 19 ed egna due in mano al nominato Michele Paolino da cui mi fu ordinato la scarcerazione di detto Antonio Chiarito e così dopo essere stato carcerato poche ore ,lo escarcerai ,nè altro di questo io so ed è la verità in causa scientis.

Inteso dal constituito detto Sig.re Antonio Chiarito può deporre la sua carcerazione e quando il Michele Paolino mi diede l’ordine non ne era altra persona presente come non vi fu nemmeno quando diedi il denaro all’Ill.re Marchese.

Io Pietro Cassa ho deposto come sopra.

Dell’Acqua Presidente.

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Ricevuto nello stesso giorno e stesso luogo.

Caterina Cugnidoro di questa terra d’Ischitella dice essere moglie di Michele Parise d’età sua di anni 32,circa come testimone con giuramento inteso espressamente sopra il presente interesse di prima.

Inteso che sa esso testimone della carcerazione seguita in persona di Antonio Chiarito di questa terra d’Ischitella da chi,come,quando,dove d’ordine da chi,e per quale causa detto Sig.altro non so sopra quanto mi si domanda e se non che verso l’ora 22 in circa dell’anno dei giorni della fine del mese di settembre dell’anno prossimo passato 1758 essendomi trovata a passare avanti le carceri di questa terra d’Ischitella mia patria mi intesi per le cancelle della medesima chiamarmi per nome e vidi ,che vi stava carcerato Antonio Chiarito mio paesano e conoscente ,il quale mi pregò che fossi andato a casa sua ,ed avessi detto alla moglie Tolla Parise ,che esso si trovava carcerato ,e che per poter essere scarcerato l’avessi portato quel denaro ,che stava nella casa,ed io siccome gli promisi ,che l’avrei servito ,così mi conferii subito in casa di esso Chiarito ,ed avendovi trovata la moglie gli feci l’ambasciata ,ne so la causa per cui era stato carcerato ,nè d’ordine da chi,nè altro di questo io so ed è la verità in causa scientis.

Inteso io constituito detto Sig.lo stesso Antonio Chiarito può deporre quanto di sopra. Continua.

Per segno di croce.                           Dell’Acqua Presidente.

Giuseppe Laganella