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Al Villaggio contadino di Coldiretti a Roma in evidenza le prelibatezze del Gargano

Sono scomparse dalla tavola in Puglia tre varietà di frutta su quattro nell’ultimo secolo e in 10 anni dal 2006 al 2016 si è ridotto del 15%  perdendo oltre 8mila ettari, anche per effetto dei moderni sistemi della distribuzione commerciale che privilegiano le grandi quantità e la standardizzazione dell’offerta. E’ quanto spiega Coldiretti Puglia, in occasione dell’inaugurazione del Villaggio contadino a Roma, dove è stata aperta per tutto il week end una vera e propria Arca di Noè per scoprire i cibi, le piante e gli animali salvati dall’estinzione, grazie al lavoro di generazioni riconosciuto e sostenuto dai “Sigilli” di Campagna Amica. I “Sigilli” di Campagna Amica – sottolinea la Coldiretti – sono la più grande opera di valorizzazione della biodiversità contadina mai realizzata in Italia che può essere sostenuta direttamente dai cittadini nei mercati a chilometri zero degli agricoltori e nelle fattorie lungo tutta la Penisola, una mappa del tesoro che per la prima volta è alla portata di tutti.
“La Puglia può contare – dice con orgoglio il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – su 245mila ettari di aree naturali protette, di cui il 75,8% rappresentato da parchi nazionali – del Gargano e dell’Alta Murgia – e l’8,3% da aree naturali e riserve naturali marine. Le provincie che presentano la più alta percentuale di territorio soggetta a protezione sono quella di Foggia (51,5%) e Bari (27,7%). In questi luoghi protetti la varietà vegetale comprende 2.500 specie. Va rispettato il modello di agricoltura costruito attorno al territorio e alla certezza di sicurezza alimentare e ambientale da garantire ai cittadini-consumatori, perché il territorio è lo strumento per offrire bellezze, bontà e genuinità, quindi, anche occasione di autentico miglioramento della qualità della vita, non sacrificabile sull’altare di uno sviluppo apparente e non sostenibile”.
La Puglia ha un patrimonio di 632 varietà vegetali a rischio estinzione, oltre a 276 prodotti riconosciuti tradizionali dal MIPAF, 10 prodotti DOP (5 oli extravergini, il Pane di Altamura, il canestrato pugliese, la mozzarella di bufala, il caciocavallo silano e l’oliva Bella di Cerignola) e 29 vini DOC, oltre a pregevoli masserie storiche, le più belle d’Italia. E’ tra le prime 3 regioni produttrici di cibo biologico con 4.803 produttori e la prima per numero di trasformatori con 1.796 operatori. 
“Dalla Puglia in bella mostra al Villaggio Coldiretti a Roma – dice con soddisfazione il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – solo alcuni dei ‘Sigilli’, tutelati e fatti riscoprire ai consumatori dai tutori della biodiversità, contadini e allevatori che con grande sacrificio e passione tengono alta l’immagine della regione e dei suoi prodotti,  il barattiere, la batata rossa leccese, il cappero del Gargano, la fava di Carpino, il fungo cardoncello, la lenticchia di Nardò, le olive Termite e Bella di Cerignola e ancora burrata, cacioricotta, caprino, fior di latte, la giuncata, il pecorino, la scamorza vaccina e di pecora”. 
Al Villaggio a Roma la bellezza delle campagne pugliesi con le aziende di Campagna Amica, caciocavalli di grotta, animaletti di scamorza, le 5 DOP pugliesi dell’extravergine di oliva, il salame del Gargano, conserve ai frutti di stagione, miele ai mille aromi, pomodori essiccati e capperi, carciofi, cime di rape e cicorie puntarelle sottolio, creme e maschera di bellezza all’olio extravergine di oliva, uova a km0, dove ad essere rispettati sono la salute delle galline, per offrire un prodotto straordinaria ci consumatori, pasta e taralli di grano arso e di grano ‘Senatori Cappielli’, che nella campagna 2017-2018 ha quintuplicato le superfici coltivate, passando dai 1000 ettari del 2017 ai 5000 attuali, trainato dal crescente interesse per la pasta 100% italiana e di qualità. 
Ad essere salvate sono state molte razze locali – ricorda Coldiretti Puglia – fra cui l’asino di Martina Franca con più di mezzo millennio di storia che è il “gigante” fra gli asini italiani ed è famoso per il suo latte usato per l’alimentazione dei bambini o per la produzione di cosmetici o la pecora Gentile di Altamura, dalla cui lana pregiata possono essere articoli di moda, da scarpe ad occhiali.
Un esercito di animali amici dei bambini al quale è stata recentemente affidata anche una funzione curativa con la pet-therapy che è entrata prepotentemente tra le nuove attività previste dalla legge sull’agricoltura sociale fortemente sostenuta dalla Coldiretti e approvata dal Parlamento nell’agosto 2015. Fra le pratiche di agricoltura sociale – spiega la Coldiretti – vi sono infatti i servizi di cura e assistenza terapeutica come l’onoterapia, visto che l’interazione dei disabili con gli asini riduce lo stress, sia emotivo che fisico, stimolando il movimento e la comunicazione con il resto del mondo e diventando così parte integrante di un percorso curativo dove gli asini si trasformano in veri e propri amici dei malati.