Per l’assessore al Turismo Rosiello, non basta il proibizionismo della Regione
"Bisogna ritrovare l’equilibrio. La Regione Puglia non deve fare solo proibizionismo forzato, ma deve anche aiutare a risolvere i problemi". L’assessore al turismo del Comune di Vieste, Nicola Rosiello, chiosa alla notizia delle operazioni di sequestro in corso anche a Vieste per tre lidi: Paradiso selvaggio, Fantasy Beach e hotel Pizzomunno. La stagione estiva degli stabilimenti balneari pugliesi comincia a metà maggio e si preannuncia costosa almeno quanto quella dell’anno passato. Ma accanto ai prezzi – il più delle volte molto alti e ingiustificati -c’è anche il problema dei controlli. "Non abbiamo mai smesso di setacciare la costa pugliese – spiega l’assessore regionale alla Trasparenza, Guglielmo Minervini controlli sono andati avanti per tutto l’inverno dando ottimi risultati". Molti lidi sono risultati non a norma sia per le recinzioni sia per le inesistenti concessioni demaniali. "Negli ultimi mesi del 2007 e nel primo trimestre de12008 abbiamo effettuato numerosi sequestri – continua Minervini – Fra questi, tre nel brindisino tra Torchiarolo e San Pietro Vernotico. La maggior parte delle strutture aveva costruzioni non autorizzate". Quindi si prospettano tempi duri peri gestori dei lidi, che quindi dovranno fare i conti con l’inasprimento dei nuovi provvedimenti legislativi. Eventi che potrebbero pesare come macigni su Vieste, storicamente città del turismo, dove si lavora prevalentemente nei mesi della balneazione. "Forse c’è un po’ di esagerazione in questi provvedimenti- dichiara a l’Attacco Rosiello- Non bisogna esasperare queste situazioni, perché gli operatori turistici hanno investito tanti soldi, tante speranze e tante fatiche. Però ritengo che se l’infrazione danneggia il paesaggio e il cittadino Il bisogna intervenire con efficacia- aggiunge- Sapevo che il lido `paradiso Selvaggio’ è da qualche anno che ha di questi problemi con l’abusivismo. Questo è un malcostume che si affianca a quello delle barriere architettoniche per i disabili in spiaggia. L’accesso al mare è un bene universale di cui tutti devono usufruire – e aggiunge – La Regione ad esempio, se in spiaggia servono attrezzature per facilitare l’ingresso dei disabili, deve offrire un contributo economico".
Matteo Palumbo
l’Attacco