Menu Chiudi

Rumeno ingrato estorce denaro al suo parroco

E pensare che qualche tempo prima lo aveva aiutato a sopravvivere, gli aveva offerto pasti caldi e un letto per dormire, e mai avrebbe pensato che dietro a tutti gli sms estorsivi ci fosse proprio lui.

Nella giornata di ieri i carabinieri di San Severo hanno stretto le manette ai polsi di un cittadino rumeno bracciante agricolo di 27 anni accusato di estorsione. Ciò che sconcerta di questa storia è che a subire la richiesta di denaro per la restituzione di un personal computer era il sacerdote di frontiera della chiesa di San Placido Martire a Poggio Imperiale. Ed è stato proprio lo stesso che nei giorni scorsi ha chiesto aiuto ai carabinieri recandosi in caserma per denunciare l’accaduto. Espliciti i contenuti degli sms: 500 gli euro richiesti dallo straniero per la consegna del PC, rubato, tra l’altro il 4 ottobre scorso. Visti i fatti i militari hanno messo a punto la trappola. Con la complicità del sacerdote, hanno contattato il rumeno e fissato con lui l’appuntamento per lo scambio nella zona industriale di Apricena. Ieri mattina, però, il 27enne quando si è recato sul posto per ritirare il suo plico e si è accorto della presenza dei carabinieri ha tentato di fuggire nei campi limitrofi. E’ stato inseguito per alcuni metri ma alla fine sono riusciti a bloccarlo ed ammanettarlo. L’uomo ha dichiarato che mai e poi mai avrebbe pensato che il sacerdote sarebbe stato in grado di fare il "doppio gioco". Intanto il computer non è stato ritrovato. Forse un’ipotesi investigativa, è quella che il pc non sia mai passato tra le mani del rumeno.