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L’ultima finanziaria di Prodi chiude centinaia di scuole nei piccoli Comuni del Sud

“Incredibile” – è il termine usato dal Portavoce dei Piccoli Comuni, Virgilio Caivano – alla notizia che centinaia di Sindaci di piccoli Comuni, soprattutto del Sud, hanno comunicato al sito internet www.piccolicentrieuropei.com, delle lettere che comunicano la soppressione di centinaia di scuole in ossequio alle disposizioni dell’ultima finanziaria di Prodi.
“Non ci sono parole – ha rincarato la dose il leader di Piccoli Comuni – anziché chiudere gli enti inutili, sopprimere le poltrone costosissime della cattiva politica, in Italia si chiudono le scuole, il presidio vero di democrazia e di crescita di un Paese serio. La polpetta avvelenata di una maggioranza politica di centro sinistra che ha solo offeso, umiliato a preso in giro i dieci milioni di cittadini che vivono nelle 5634 piccole comunità locali. In un incontro tenutosi a Monteverde, (sono 24 le scuole dell’avellinese destinatarie della triste missiva) il Portavoce dei Piccoli Comuni, ha annunciato una grande mobilitazione nazionale per raccogliere cinquecentomila firme nel Paese per cancellare le scelte fatte da una Legge Finanziaria iniqua ed inaccettabile per l futuro scolastico di migliaia di bambini. Cancelleremo le vergognose scelte del Governo Prodi sotto una montagna di firme e chiediamo da subito alle Regioni, titolari in materia di pubblica istruzione, di non tenere conto delle indicazioni della Finanziaria e di attivare rapidamente misure straordinarie di concerto con i Consigli scolastici regionali in grado di evitare una così devastante azione di distruzione della presenza della scuola in centinaia di piccoli comuni montani. Per i tagli messi in bilancio dalla legge Finanziaria 2007, il Ministero della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, un nemico dei nostri piccoli Comuni – ha concluso l’anima di Piccoli Comuni – ha previsto per l’anno scolastico 2008/2009 tagli di organico per 11 mila unità e poi parliamo di futuro, di coesione sociale e di Carta di Lisbona. Parole al vento che l’elettorato italiano ha cancellato in un solo colpo con la speranza di non rivedere mai più persone come Fioroni al Governo del Paese”.
Intanto in tutti i piccoli Comuni del Sud si preparano iniziative di mobilitazione contro scelte così penalizzanti, altro che festa delle piccole comunità locali aggiungono le mamme che vedranno i loro piccoli prendere il pulmino, pendolari in erba per andare a scuola nei paeisi più grandi,qui siamo alla distruzione definitiva di ogni speranza di riscatto.