La luna di miele nel centrodestra sembra già finita. Nonostante le rassicurazioni del neopresidente Antonio Pepe, infatti, non mancano i problemi per la formazione della giunta e non solo. Nell’Udc c’è una «fronda» nei confronti di Enrico Santaniello per la presidenza del Consiglio provinciale che viene rivendicata anche dall’ex parlamentare Nicandro Marinacci.
Nello scontro «dialettico» tra i due potrebbe scapparci la «terza via» che non è interna all’Udc, e cioè l’indicazione di Paolo Agostinacchio (Destra), che pure si attendeva da Antonio Pepe una «investitura» alla guida dell’assemblea provinciale di Palazzo Dogana. Nell’eventualità di un defenestramento di Enrico Santaniello dall’incarico di presidente del Consiglio provinciale di Foggia, incarico a quanto pare pattuito il sabato successivo al primo turno elettorale, lo stesso candidato presidente dei centristi si limiterebbe a fare solo il consigliere provinciale visto che Santaniello ha fatto capire a chiare lettere che non intende rinunciare al ruolo di consigliere regionale, incompatibile con quello di vicepresidente dell’Amministrazione provinciale di Foggia. Non è finita. Proprio nell’Udc non mancano i problemi sull’assetto dell’esecutivo che, da quel che si è compreso, non prevede il ripescaggio dei consiglieri eletti. In giunta, di conseguenza, appare certa la nomina di Vito Guerrera (sindaco di Carlantino) e di un esponente dell’Udc garganica (si parla di Vitali). Foggia ha proposto due nomi, l’ex sindaco Mimmo Verile e Bruno Longo, consigliere provinciale uscente. Tra i due si potrebbe invece inserire Biagio Di Muzio, già consigliere comunale della DC foggiana. Difficile che la lista Capitanata prima di tutto possa ottenere un assessore, mentre la cosa appare possibile per Alleanza per la Capitanata, la lista ispirata dal consigliere regionale Roberto Ruocco che vorrebbe metterci il consigliere provinciale uscente di Alleanza nazionale, Romano D’Antonio, non confermato dal partito. La Destra potrebbe ottenere un assessore, ma a questo punto la nomination di Agostinacchio per la presidenza dell’assemblea potrebbe riaprire i giochi per la lista Capitanata prima di tutto, al momento esclusa dalla divisione degli assessorati, anche se l’operazione che interessa Agostinacchio dovrebbe prevedere un «ristoro» per l’Udc che potrebbe passare da tre a quattro assessorati.