Anche nel PDL, e non potrebbe essere altrimenti, ci sono problemi nell’allestimento della giunta provinciale. Il Popolo della libertà deve far fronte alle richieste sia del fronte Forza Italia sia di quello di Alleanza nazionale. Cinque gli assessorati per i1 Pdl compresa la vicepresidenza.
Da quello che si è capito il neopresidente Antonio Pepe vorrebbe avere almeno tre «attori» di fiducia totale da inserire alla vicepresidenza con delega alla cultura, al bilancio e ai lavori pubblici. Non sarà tuttavia facile far passare questa richiesta, anche se per la formazione della giunta ci sarà tempo verosimilmente fino al 3 0 4 giugno, giorno indicativo in cui si svolgerà la prima seduta del Consiglio provinciale. Nel Pdl è in atto il dibattito sulla territorialità dei rappresentanti da inserire in giunta: Così se Antonio Montanino andrebbe bene per il Subappennino, Lorenzo Ciliberti potrebbe soddisfare le esigenze del nord Tavoliere, mentre Stefano Pecorella è in corsa per l’area Manfredonia-Gargano dove, Però, scalpita anche Raffaele Vigilante che avrebbe incassato il via libera di tutti i circoli tranne quelli di Rodi (che appoggiano il sindaco consigliere, D’Anelli) e di Vieste (hanno votato per Domenico Spina Diana). I posti, però, sono ridotti a cinque e c’è da inserire Leo Di Gioia (provenienza An) e Paolo La Torre (provenienza Forza Italia), entrambi del capoluogo dauno. Insomma, scegliere non sarà facile.