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L’ON. CERA (UDC) INTERVIENTE SULL’ASL FG

Una nota del consigliere regionale neodeputato dell’Udc, Angelo Cera
"In questi giorni sulla stampa locale hanno avuto grande risalto le rimostranze che un autorevole consigliere regionale della provincia di Foggia, esponente di spicco del Partito Democratico, ha rivolto al presidente Vendola ed all’assessore regionale alla sanità Tedesco in merito alle decisioni assunte dal Direttore generale della Asl Donato Troiano che ha disposto la riduzione di personale in alcuni plessi ospedalieri della provincia di Foggia.

Non intendo entrare nel merito dei tagli di otto posti letto disposti all’ospedale di Torremaggiore, dei sedici all’ospedale di San Marco in Lamis, dei trentacinque del distretto socio-sanitario di San Severo, dei due in quello di San Marco in Lamis e dei diciotto del distretto socio-sanitario di Vico del Gargano. Non intendo, ripeto, entrare nel merito poiché non dispongo degli elementi tecnici che possano consentirmi di esprimere un giudizio reale sull’opportunità di procedere in questa direzione. Rilevo, tuttavia, come questa decisione sia stata assunta in totale assenza di un atto di programmazione che possa supportare le decisioni del direttore generale poiché l’unico riferimento legislativo è costituito dal piano di riordino della rete ospedaliera varato dalla precedente maggioranza, mentre quello promesso dal presidente Vendola è ancora in fase di gestazione e non si sa quando mai vedrà la luce.

Al di la di questo aspetto che è rilevante, non posso che sottolineare la gravità per le comunità locali delle decisioni assunte, dal momento che sottrarre un numero tanto elevato di professionalità ad ospedali e distretti socio sanitari che operano già con piante organiche sottodimensionate, equivale a decretarne l’impossibilità di svolgere le loro funzioni sul territorio. Tutto questo si traduce in una mancata assistenza per cittadini e residenti.

Il problema delle strutture ospedaliere e socio sanitarie, del Gargano in particolare ma più in generale nella provincia di Foggia, è centrale rispetto ad una formulazione del nuovo Piano sanitario. In questo territorio occorre un piano straordinario, una programmazione seria ed interventi mirati che devono superare la logica del "grande è bello", perché il piccolo ospedale è l’unica struttura funzionale alle comunità che vi risiedono".