Arriva pian piano alla meta il cammino per la formazione della nuova giunta provinciale. Dall’assenza di criteri e dal dibattito su come dovesse essere compilato l’elenco dell’esecutivo, si è passati alla definizione di una strategia di massima. Ha cominciato Alleanza nazionale a smuovere le acque riunendo l’esecutivo provinciale del partito.
Ne è venuta fuori una delegazione incaricata dei rapporti con il notaio. Roberto Ruocco, Lucia Lambresa e Francesco Martucci saranno i plenipotenziari di quest’operazione. Sono quattro i consiglierei di An eletti, due gli assessori che dovrebbero esprimere, stando ad un criterio puramente numerico. Perché anche questo è il punto, se disegnare una giunta solo tecnica o mista. L’orientamento è quello di un gruppo in sintonia con il presidente, con 4 assessori di Pepe e 6 dei partiti o 5 di Pepe e 5 dei partiti. Non necessariamente tecnici ma persone riconducibili ad un’area politica con specifiche competenze. Oggi si riunirà l’esecutivo di Forza Italia per stilare una rosa di nomi e, in questo contesto in cui pare non si riesce a trovare una sintesi, la mediazione di Raffaele Fitto è stata cercata ed auspicata dal notaio. Montanino e Pecorella sono i candidati con le chances migliori, al momento, ma gli azzurri avendo eletto otto consiglieri, dovrebbero esprimere almeno 4 assessori. Per gli altri due posti si sta ancora discutendo. Nell’opera di collage di Pepe due tasselli sembrano fissi, Leo Di Gioia e Corrado Magistro. Circolano i nomi di Maria Rosaria Lo Muzio e Oronzo Orlando, tecnici con precise aree politiche di riferimento secondo quanto fatto nella prima giunta Agostinacchio. L’Udc avrebbe tre assessori, compreso uno per la Rosa bianca. Mentre la disputa sulla presidenza del consiglio continua, si diversificano le possibilità di assessorati nel partito di Di Giuseppe. Non trovando la quadratura del cerchio, si potrebbe optare per una rappresentanza non foggiana, Vito Guerriera, sindaco di Carlantino, Rocco Di Sabato, in lista nel collegio di Lucera. Su Foggia, oltre ai mille voti di Domenico Verile si affiancano quelli di Francesco D’Emilio, terzo collegio, in corsa per un assessorato.
L’Attacco