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S. Giovanni Rotondo/ ReWalk, il robot motorizzato che aita a tornare a camminare

«La rieducazione motoria me­diante apparecchi di assistenza robotizzati ad alta tecnologia co­me ha ritenuto chiamare le pre­stazioni riabilitative robot assisti­te, il ministero della salute nei nuovi “lea” (livelli essenziali d’as­sistenza), è la vera rivoluzione de­gli ultimi anni per questa branca della medicina». Lo rimarca Gia­como Francesco Forte, direttore dell’area strategica, comunicazio­ne & marke­ting della fon-dazione centri di riabilitazio­ne Padre Pio onlus, che otto anni fa ha pro­gettato quello che poi è stato realizzato dai frati minori cappuccini della provincia reli­giosa di Foggia e che oggi è di­ventato il polo tecnologico del pre­sidio territoriale «Gli Angeli di Padre Pio» di San Giovanni Ro­tondo, diretto da Serena Filoni; «e substrato professionale e tecno­logico» per le migliori professio­nalità oggi esistenti nel mondo della riabilitazione innovativa. Una struttura riabilitativa d’ec­cellenza che si è affermata pre­potentemente e con non pochi sa­crifici, nel complesso panorama della medicina basata sull’eviden­za grazie anche alla possibilità of­ferta dalle tecnologie di poter mi­surare e verificare il «gesto ria­bilitativo». Un’abilità terapeutica senza precedenti messa in campo dal personale medico e delle pro­fessioni sanitarie della fondazio­ne che hanno saputo coniugare la riabilitazione tecnologica con quella tradizionale, offrendo alla particolare e delicata utenza che si rivolge ai servizi della strut­tura, quanto di più efficace esiste oggi al mondo in medicina ria­bilitativa. Nei giorni scorsi il presidio «Gli angeli di Padre Pio» è stato individuato quale centro per il trai­ning avanzato dell’esoscheletro indossabile ReWalk della «Robo­tics». Il riconoscimento ha fatto seguito ad una formazione spe­cifica per i professionisti sanitari della struttura dedicati a tale at­tività. «Gli Angeli di Padre Pio», così, è diventato una delle quattro sedi nazionali per il training avanzato dopo l’avvenuto ricono­scimento quale sede base ottenuta qualche anno fa. Il ReWalk è un robot moto­rizzato indos­sabile che si differenzia da quelli fissi, co­me il Lokomat, di cui il presi­dio garganico è anche dotato, e che permette a persone con lesioni midollari (quindi, paralizzati agli arti infe­riori), di stare in piedi, cammi­nare e salire e scendere le scale. Questa tecnologia è l’unica al mondo approvata per un utilizzo privato, ovvero per il domicilio in quanto rispetta tutti i parametri di sicurezza. Il dispositivo consente un’an­datura naturale e alla massima velocità rispetto ad altri devices simili (fino a 0,71 metri al secon­do). «L’utilizzo di questa tipologia di robot offre numerosi vantaggi agli utilizzatori sia dal punto di vista dello stato complessivo di salute che sulla qualità della vita. In particolare, stare in piedi e camminare migliorano senza dubbio, la consistenza dell’osso ri­ducendo il rischio di fratture, la spasticità muscolare, ovvero la sua rigidità dovuta a una contra­zione abnorme e migliorano la circolazione prevenendo le ulcere da pressione. Inoltre, migliorano an­che il transito intestinale e questo, per gli utenti mielolesi, è un obiet­tivo molto importante. Infine, non vanno sottovalutati, ovviamente, i benefici psicologici che accompagnano l’utilizzo della tecnologia dal momento che la maggior parte dei fruitori sono giovani diventati disabili a seguito di incidenti stra­dali, tuffi scorretti e cadute ac­cidentali nonché infortuni sul la­voro», spiega la Filoni. Anche l’Inail ha previsto la fornitura di queste tecnologie ad al­cuni selezionati pazienti e ha in­dirizzato presso «Gli angeli di Pa­dre Pio» un suo assistito campano.