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Gallipoli/ Stop b&b nella città vecchia, rischio spopolamento. La proposta delle associazioni di bloccare le autorizzazioni per salvare l’identità del borgo.

Mettere uno stop alla trasformazione degli appartamenti del centro storico in B&B, case vacanze e strutture di natura ricettiva turistica. È questa la richiesta, forte seppure formulata come possibilità da valutare, che l’Associazione “Abitanti e amici del centro storico” presieduta da Roberto Piro indirizza ai vertici dell’esecutivo e del consiglio comunale. Il motivo è bloccare l’esodo dal centro storico, anche promuovendo la qualità della vita. Perché, se non ha proprio perso la sua anima, la città vecchia ha però impoverito il suo profilo civile: molte vecchiette casa-e-chiesa sono state sradicate e trasferite nei nuovi quartieri residenziali, dove la chiesa è spesso lontana e non possono coltivare i rapporti di vicinato; le “curti” non vedono più riunioni di famiglie alla ricerca di ombra e frescura; le attività commerciali d’inverno sono rarefatte; le voci e i giochi di un tempo hanno lasciato un silenzio innaturale per chi ha memoria d’un passato abbastanza recente.

Come rimediare? Gli interventi di politica abitativa proposti dall’Associazione si articolano in tre direzioni: l’anzidetto blocco del cambio di destinazione degli alloggi, in linea con lo stop già varato dall’amministrazione comunale per le attività di ristorazione; agevolazioni fiscali, dalla riduzione della Tari a bonus per il recupero di immobili destinati ad abitazioni; dichiarazione di “zone sature” ai fini dell’occupazione di suolo pubblico di riviere e strade principali. C’é un’altra proposta nell’ultima missiva firmata da Piro: destinare metà degli introiti di tale occupazione, della tassa di soggiorno o delle contravvenzioni per infrazioni alla Ztl, ad una sorta di ristoro rispetto ai disagi subiti dai residenti nel centro storico; somme da destinare a pavimentazioni stradale, pubblica illuminazione, arredo urbano e recupero dei beni architettonici e monumentali impunemente deturpati.

Va per altro detto che questo pacchetto di proposte si salda con quelle avanzate in precedenza, oggetto d’un incontro con l’assessore al centro storico Biagio Palumbo. Queste riguardano, tra l’altro, tutela della quiete pubblica, oggetti motivi di diniego alle richieste di concessione di suolo pubblico, tutela dell’architettura monumentale, tempestività degli obbligo di ripristino, incremento delle sanzioni, efficienza del sistema di videosorveglianza esistente. Tali proposte sono state sottoscritte anche dai rappresentanti di altre associazioni che hanno partecipato all’incontro: Giorgio Cacciatori di Centro storico culturale, Mario Emanuele Barba dei Bed & Breakfast, Daniele Suez di “A Cumbriccula”, Sandro Freddo de “La spiaggetta” e Franco Mauro degli Amici della musica.

Giuseppe Albahari

lagazzettadelmezzogiorno.it