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Al via il Reddito di Cittadinanza, numeri record in Puglia: richieste da 215 mila famiglie. La UIL: “siamo in fortissimo ritardo”.

Da oggi si parte. I poten­ziali beneficiari del Reddito di cittadinanza, la misura anti­povertà prevista con la mano­vra 2019 del governo Conte, potranno presentare la richie­sta ai Caf (centri di assistenza fiscale) dei sindacati, agli uffi­ci postali e direttamente per via telematica. Secondo la Cgil, in Puglia sarebbero 215 mila i nuclei familiari possibi­li beneficiari del Reddito di cittadinanza. Numeri impor­tanti. Pino Gesmundo, segre­tario regionale del sindacato oggi guidato a livello naziona­le da Fabrizio Landini, spiega: «Siamo giunti a questa stima perché numerosi indicatori, previsti dal Rdc, sono simili a quelli di altre pratiche che ge­stiamo quotidianamente». Il canale privilegiato per consegnare la richiesta saran­no i Caf. E i sindacati si sono già mobilitati affinché la mac­china organizzativa sia opera­tiva nel miglior modo possi­bile. «Noi della Cgil in Puglia abbiamo 45 ambiti con centi­naia di sportelli – dice ancora Pino Gesmundo -. Siamo pronti anche perché già nei giorni scorsi nei Centri di as­sistenza finanziaria per la compilazione del modello Isee sono giunte centinaia di persone. In Puglia il livello di disoccupazione è molto alto. Pensi che i giovani senza lavo­ro hanno raggiunto il 51,4%. Lo Svimez ha fotografato una Puglia che riprende lievemen­te a crescere, delll’1,6 %, so­prattutto grazie ad un aumen­to dei consumi e degli investi­menti pubblici, nonché ad un netto miglioramento delle re­ti infrastrutturali e della loro fruizione. Questa crescita non si accompagna, purtroppo, ad una adeguata distribuzione della ricchezza prodotta, tan­to è vero che la Puglia mantie­ne una robustissima percen­tuale di individui in condizio­ne di povertà relativa, il 31,6 %, rispetto ad un 28,6% in tutto il Meridione». Poi aggiunge: «Peggio della Puglia solo Calabria e Sicilia.Conseguentemente, ¡’ultimo rapporto del Sole 24 Ore sulla qualità della vita in 107 grandi città italiane, pone la Puglia agli ultimi posti. Le grandi cit­tà pugliesi sono nei bassifon- di della classifica, dal 77esimo posto di Bari fino al io6esimo di Foggia. Questo denota una scarsa vivibilità nei centri urbani, determina­ta anche da variabili di carat­tere economico-finanziario». Sulla funzione del Reddito di cittadinanza il leader della Cgil è molto critico: «È una misura ibrida, ma c’è grande aspettativa tra la gente. Sarà solo un sussidio, una boccata di ossigeno per i più poveri. E potrebbe alimentare anche il lavoro nero. Per il Sud, però, non servono questo tipo di misure ma interventi struttu­rali per creare occupazione». Franco Busto, segretario re­gionale della Uil, non fa scon­ti: «Siamo in fortissimo ritar­do, spero non ci siano proble­mi per la piattaforma online. Ritengo che l’avvio del Reddi­to di cittadinanza dovesse es­sere rinviato almeno al 26 marzo, per consentire gli ad­detti di essere pronti. Io posso dirle che già nei giorni scorsi almeno un centinaio di perso­ne sono venute nei nostri cen­tri per chiedere chiarimenti, informazioni e farsi compilare il modello Isee. Noi abbia­mo circa 300 uffici in tutta la regione, speriamo non ci sia­no intoppi». Daniela Fumaro­la, segretaria regionale della Cisl, invece, si dice pronta per la nuova sfida. «Abbiamo allestito percorsi formativi per il nostro personale. Gli spor­telli dei Caf sono dislocati in tutte le province pugliesi, so­no 156. Ci aspettiamo flussi molto importanti anche per­ché in Puglia sono migliaia le famiglie che vivono sotto la soglia della povertà». L’altro canale indicato per la consegna della richiesta è quello degli uffici postali. In Puglia sono 472 gli sportelli che stamattina saranno a di­sposizione dei cittadini. Si te­me grande affluenza agli sportelli e non è escluso che l’accesso agli uf­fici postali pos­sa essere sca­glionato sotto il diretto control­lo delle forze dell’ordine. Ne­gli uffici postali pugliesi, co­munque, il personale è stato adeguatamente preparato e potenziato. Ieri, infatti, la direzione na­zionale delle Poste ha diffuso un documento sul Reddito di cittadinanza. In modo parti­colare Poste Italiane gestirà le carte Rdc emesse accreditan­done il beneficio secondo le indicazioni dell’Inps e gesten­dole in fase di post rilascio. Non solo: Poste Italiane, dopo la verifica da parte dell’Inps della sussistenza dei requisiti, emetterà le carte Rdc ai bene­ficiari. Secondo indiscrezioni, le prime card potrebbero es­sere consegnate agli inizi di aprile. Infine entreranno in azione i Centri per l’impiego che avranno il compito di mettere in contatto il beneficiario del Reddito di cittadinanza con le aziende che cercano persona­le.

Sul web, al Caf o negli uffici postali

Da oggi la richiesta per ottenere il Reddito di Cittadinanza potrà essere presentata ai 472 uffici postali dislocati nelle province pugliesi, alle centinaia di sportelli dei Caf (centri di assistenza fiscale) e per via telematica direttamente all’Inps. Il canale più privilegiato sarà elio dei Caf

I documenti trasmessi all’Inps

Una volta ottenuta la richiesta, gli uffici postali e i Caf entro pochi giorni dovranno trasmettere la compilazione ai funzionari dell’Inps. Qui comincerà la fase, capillare, delle verifiche sulla documentazione presentata, perché i parametri per ottenere il Reddito di Cittadinanza sono molto rigidi

L’istruttoria e l’accredito

Appena i funzionari dell’Inps, avranno completata l’istruttoria, comunicheranno agli uffici postali i nominativi di chi risulterà beneficiario del Reddito di Cittadinanza.

Poste Italiane, dunque, emetterà la carta con l’accredito dei fondi del Reddito e gestirà le movimentazioni sulla card.

Salvatore Avitabile

corrieremezzogiorno