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Turismo, la Puglia compete con la Toscana

Emerge dai dati dell’Istituto Nazionale Ricerche Turistiche. L’assessore regionale al Turismo, Massimo Ostillio: in aumento le prenotazioni via internet e ora c’è un nuovo sito www.viaggiareinpuglia.it
La Puglia è al quarto posto tra le le mete turistiche degli italiani. Viene subito dopo Toscana, Sicilia ed Emilia Romagna e precede Lazio, Sardegna e Veneto. Si presenta ormai come una regione che mostra alcuni segnali caratteristici di un settore maturo e in grande crescita. Emerge dai dati dell’Osservatorio illustrati durante il II Forum regionale, svoltosi nei giorni scorsi a Bari, resi noti dall’Istituto Nazionale Ricerche Turistiche. Risultati che riempiono di soddisfazione l’assessore della Regione Puglia al Turismo Massimo Ostillio. “Mi sembra un elemento molto interessante – dice – soprattutto perchè dà ragione all’amministrazione regionale quando, attraverso me, parlava di competizione con la Toscana che, ormai, è a un tiro di schioppo”. “Rispetto a un mercato turistico importantissimo e più evoluto come quello di Firenze, Siena, di questi bellissimi territori, la Puglia comincia ad avere elementi di diversificazione, ad esempio la campagna e le città d’arte, in grado di reggere la competizione – spiega – Rispetto all’Emilia Romagna e alla Sicilia comincia a diventare ormai una corsa, in un settore nel quale la capacità di diversificare e di innovare è la chiave che ci deve portare a sempre maggiori successi. D’altra parte i risultati in questi ultimi anni ci stanno dando fortemente ragione”. Dalla ricerca dell’Isnart sull’andamento della stagione 2007 rispetto a quella precedente e anche dai primi segnali sulla stagione in corso, ad esempio nei primi tre mesi o per i “ponti” di primavera, emergono alcuni elementi che fanno pensare a un settore ormai maturo: la destagionalizzazione, i periodi più lunghi di permanenza (che ormai vanno oltre i weekend), l’aumento delle prenotazioni via internet (e in questa chiave un ruolo di primo piano lo può avere il nuovo sito www.viaggiareinpuglia.it), l’aumento regolare dei flussi stranieri, la varietà dell’offerta (mare, nautica, campagna, cultura, enogastronomia, congressi, affari, sport, crociere, turismo religioso). Questo consente anche di non dipendere eccessivamente dall’andamento meteorologico.Nel 2007 quasi 5 milioni di turisti italiani (soprattutto da Lombardia e, a seguire, da Lazio e Campania) hanno scelto la Puglia, il 67% come vacanza principale. Hanno generato una spesa che sfiora i 3,33 miliardi di euro. Inferiore, ma sempre di rilievo, il dato degli stranieri, poco oltre 1 milione per una spesa di 506 milioni di euro.
ASSESSORE, CHIAVI DEL SUCCESSO ‘VARIETA’ DI SCELTE E INNOVAZIONE OFFERTA’
“In Puglia ci devi venire”, argomenta l’assessore Ostillio. “Non è come in Veneto – prosegue – che, con la montagna e il mare, ha il doppio mercato invernale-estivo o che ha il mercato di prossimità di Germania e Austria che lo proietta maggiormente verso l’Europa. La Puglia è una destinazione dove occorre ancora sudare per raggiungerla – insiste l’assessore – quasi come le Maldive o le isole del Pacifico. Rispetto a tutto questo il tentativo che stiamo cercando di fare innanzitutto è quello di affiancare a un mercato come quello balneare, altre possibilità di turismi, creando una rete che consenta al viaggiatore, attraverso ‘Puglia Slow Tourism’, di apprezzare le bellezze della Regione in maniera ampia, vedendo tutto quello che c’è da vedere con una ricca varietà di scelta”. Per l’assessore Ostillio “l’innovazione dell’offerta turistica gioca un ruolo importante: da ‘Cantine Apertè al trekking, dal turismo naturalistico a quello escursionistico, dai borghi minori all’enogastronomia, dal congressuale al religioso. Ne potremmo mettere insieme tante. Si tratta di fare tanti percorsi nuovi, tanti passi in avanti. E qui ci vuole – osserva – la capacità delle amministrazioni e degli operatori. E poi che permanga quello spirito di accoglienza da parte delle nostre comunità. Ma su quello non abbiamo dubbi”. Per fare gioco di squadra nel settore, nei giorni scorsi l’assessorato al Turismo ha firmato un accordo con l’Anci Puglia affinchè i 258 comuni siano in possesso di una password mediante la quale possano entrare nel sito www.viaggiareinpuglia.it e inserire la descrizione della propria offerta turistica. “Il progetto – ha detto Ostillio – consente alla nostra Regione di colmare il ritardo che avevamo con il resto dell’Italia, dotandoci di uno strumento indispensabile e formidabile che però deve essere sempre più arricchito, giorno per giorno”. Una performance particolarmente positiva nel 2007 l’ha avuta il turismo congressuale “che – come sottolinea l’assessore – offre la possibilità di avere numeri più alti in periodi più pregiati perchè fuori stagione. Ma abbiamo già dei dati che ci dicono che, per esempio, a Bari nei mesi non direttamente connessi al periodo di trascinamento estivo, abbiamo incredibilmente una presenza di turismo, non ‘leisurè ma di affari e quindi legata anche al congressuale, che comunque mantiene e sostiene il mercato”.
“PER ANNI DESTAGIONALIZZAZIONE E’ STATA UNA CHIMERA”
Rimangono problemi in alcuni periodi, anche se la destagionalizzazione sta investendo gradualmente tutti mesi dell’anno. “Devo dire – sottolinea Ostillio – che l’anno scorso nei sette ‘short break’ che abbiamo preso in esame, cioè Carnevale, Pasqua, 25 aprile, 1° maggio, 2 giugno, eccetera, non dico che abbiamo raggiunto l’overbooking ma un tasso di occupazione alberghiera molto interessante”. Quest’anno è andata anche meglio, da quanto emerge dai dati forniti dagli operatori turistici, e soprattutto per il “ponte” del 1° maggio, che era più lungo e ha goduto di condizioni meteorologiche più favorevoli. “La destagionalizzazione per tanti anni – continua l’assessore – è stata una una chimera per la nostra regione. Contiamo di aver applicato delle politiche corrette indirizzate a quel’obiettivo. Lo abbiamo fatto con l’innovazione dei prodotti e la diversificazione dell’offerta. Questo mix di fattori ci dicono oggi i dati, asseverati dal professor Becheri nel rapporto sul turismo in Italia, ci dicono che siamo nel giusto. Bisogna dare costanza all’azione del governo e all’attenzione degli operatori verso questo settore”. Un exploit interessante lo ha offerto il turismo d’affari: nel primo trimestre dell’anno scorso la quota di clientela ‘business’ presente nelle strutture ricettive pugliesi è stata del 38,5% rispetto al 27,3% di media in Italia. Dopo il progetto di recupero delle masserie, in particolare quelle di sua proprietà, al fine di rafforzare l’offerta ricettiva, la Regione punta molto anche sul turismo nautico per dare uno slancio ancora maggiore al settore. Per gli investimenti “sono tre le stelle polari della nostra azione di governo – spiega Ostillio – e cioè il Documento unico di Programmazione, il Programma Operativo Interregionale e il Programma dell’Unione Europea della Regione Puglia. Dobbiamo riuscire a coniugare le risorse che ci sono con progetti credibili, soprattutto, come ci ha richiamato il professor Viesti, riuscire a farli in tempi adeguati. Nel giro di 20 giorni – annuncia – portiamo in giunta il piano dei porti e, poichè abbiamo fatto economie su accordi di programma quadro, abbiamo una immediata disponibilita, superiore ai dieci milioni di euro, che può essere messa subito a disposizione dei progetti più avanzati nel campo della portualità turistica attivandoli entro l’anno”. Grazie a questi investimenti pubblici e a quelli privati, i posti-barca in Puglia “passeranno da 10 mila a 13 mila entro il 2010”.