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Vieste/ Della Malva preso e scarcerato. Accusato di aver frequentato pregiudicati.

Nuovo arresto a Vieste di Danilo Pietro Della Malva, garganico di 32 anni già noto alle forze dell’ordine: secondo gli investigatori sarebbe vicino al clan Raduano, una delle due «batterie» coinvolte nella locale sanguinosa guerra di mafia con i rivali del gruppo Perna (il cui presunto capo, Girolamo Perna, è stato ucciso a fine aprile). Della Malva è stato arrestato lunedì e posto ai domiciliari su disposizione della magistratura, per aver violato gli obblighi della sorveglianza speciale perché avrebbe incontrato altri pregiudicati del clan, nonostante tra gli obblighi imposti ai sorvegliati speciali c’è anche quello di non incontrare persone con precedenti penali. Ieri mattina Della Malva ha respinto le accuse e il giudice monocratico del Tribunale di Foggia ha convalidato l’arresto e rimesso in libertà l’imputato; il processo per direttissima è slittato a ottobre in quanto il legale, l’avvocato Salvatore Vescera, ha chiesto i termini a difesa. Della Malva fu coinvolto il 28 febbraio 2018 nel blitz «In nome del padre» (sfuggì alla cattura, fu arrestato nel maggio successivo a Mattinata) in cui è stato condannato in primo grado a 20 mesi per armi e tentata evasione in quanto sarebbe coinvolto nel tentativo di far evadere dal carcere di Foggia a Capodanno 2018 due detenuti garganici. Fu riarrestato il 23 novembre 2018 per tentata estorsione ad un imprenditore garganico, accuse che respinse. Tornato libero da qualche tempo, gli era stata notificata la sorveglianza speciale. L’arresto in flagranza di lunedì è stato eseguito dai carabinieri della locale tenenza nell’ambito dei controlli di «quei soggetti particolarmente pericolosi appartenenti ai gruppi criminali coinvolti nei recenti fatti di cronaca, tra cui c’è anche Della Malva elemento di spicco del clan facente capo a Marco Raduano» scrive il comando provinciale dell’Arma in una nota. Durante alcuni di questi servizi di osservazione, controllo e pedinamento, i carabinieri hanno notato e documentato reiterate violazioni di Della Malva alla sorveglianza speciale, sorprendendolo tra l’altro in compagnia di altri pregiudicati del posto ed appartenenti anch’essi al gruppo Raduano. Per questo motivo, all’ennesima violazione constatata, i carabinieri hanno proceduto all’arresto in flagranza del viestano». Accuse che Della Malva ha respinto ieri mattina nell’interrogatorio di convalida in Tribunale a Foggia che ha preceduto il processo per direttissima: il giovane ha sostenuto che a fronte degli incontri con 5 persone contestati dall’accusa, uno è il padre, il secondo un cugino, altri 2 sono incensurati e il quinto con ima persona con precedente sarebbe durato un minuto. Sulla scorta di quanto riferito da Della Malva l’avv. Vescera ha chiesto e ottenuto la rimessione in libertà dell’imputato: per il processo bisognerà attendere ottobre. gazzettacapitanata