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Cagnano Varano/ Nuovi orizzonti per l’Idroscalo “ Ivo Monti “ a San Nicola Imbuti.

Nuova vita, nuove prospettive si schiudono davanti a quello che fu un importante idroscalo militare della Prima Guerra Mondiale, situato nel tratto lagunare di San Nicola Imbuti, nelle acque del lago costiero di Varano. Il protocollo d’intesa firmato ieri mattina al Municipio di Cagnano Varano fra il Ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, il Sindaco della cittadina lagunare, Claudio Costanzucci e il Direttore Regionale dell’Agenzia del Demanio, Vincenzo Capobianco è il primo, importante passo per restituire vita e disegnare una nuova prospettiva all’area militare abbandonata da oltre settant’anni. Da questa intesa tutti i portatori d’interesse si aspettano un rilancio economico dell’area e qui inizia la fase più complessa dell’intera operazione: Su quali basi poggerà il processo di trasformazione e valorizzazione; quali investimenti si profilano all’orizzonte; con quali fondi si copriranno i costi del nuovo volano di sviluppo; il ruolo attivo del Parco Nazionale del Gargano e della Regione Puglia. Le idee sono tante: “Un progetto di grande respiro che mira a riqualificare una zona umida di grandissima importanza ambientale, la Laguna di Varano, il più grande lago costiero d’ltalia- spiega Claudio Costanzucci, sindaco di Cagnano Varano – Un territorio di oltre 5.000 ettari nel comune di Cagnano Varano, che comprende parte del lago di Varano, la fascia lagunare e perilagunare, Foce Capojale con il suo porto canale e metà dell’istmo denominato Isola Varano”. Si parla di infrastrutture portuali, viabilità di servizio, implementazione delle opere di urbanizzazione, insediamenti turistici di pregio ed ecosostenibili, di riattivazione dell’idroscalo. Proprio sulla ripresa dei voli con aerei idrovolanti si tornò a parlare dell’idroscalo in coincidenza del progetto “ ADRI-SEAPLANES “ sostenuto dal compianto assessore regionale Guglielmo Minervini. . Il progetto, finanziato nell’ambito del programma comunitario di Cooperazione transfrontaliera Cbc Ipa Adriatico, si componeva di un partenariato di eccezione costituito da Regione Puglia, Autorità portuale di Brindisi, Enac, Ministero dei trasporti del Montenegro, Porto di Pula (Croazia), Prefettura di Corfù(Grecia), porto di Bar (Montenegro) e porto di Valona (Albania).  

Con la firma del protocollo d’intesa, siglato ieri mattina a Cagnano Varano, si rimuove l’ostacolo più importante rappresentato dal Demanio militare e si aprono nuove strade di investimenti per uno sviluppo compatibile, rispettoso dell’ambiente, ridando vita e speranza ad area rimasta ai margini per lungo tempo.

Michele Angelicchio