Auto in fiamme ieri mattina a Peschici. Il proprietario risponde al nome di Jonathan Caputo, consigliere comunale di maggioranza dell’amministrazione che supporta il sindaco Franco Tavaglione. Caputo è un esponente locale della Lega che a luglio 2018 insieme ad altri cinque componenti dell’assise (Domenico D’Amato, Nicola Martella, Salvatore D’Arenzo, Nicola Tardivo e Rocco Vecera) ufficializzò il passaggio al partito di Matteo Salvini, dopo essere stato eletto il 10 giugno 2018 – in occasione della tornata elettorale amministrativa – nella lista “Peschici l’impegno continua con Tavaglione sindaco di tutti”. Sull’episodio – che ha tutta l’aria di essere un atto intimidatorio – indagano i carabinieri. A Caputo la solidarietà dei vertici leghisti: «Solidarietà al nostro consigliere di Peschici, Jonathan Caputo. Le minacce non ci faranno arretrare di un centimetro» è l’incipit della nota diffusa dagli organi provinciali del partito. «Nelle prime ore del mattino l’autovettura – si legge ancora- del nostro consigliere comunale di Peschici, Jonathan Caputo, è stata colpita da un attentato incendiario e tutta la Lega, dal neo eletto europarlamentare Massimo Casanova, dal segretario regionale, on. Luigi D’Eramo, al commissario provinciale Daniele Cusmai, vuole esprimere solidarietà e vicinanza per un atto infame che non fermerà assolutamente la buona politica che la giunta Tavaglione, nella quale la maggioranza degli amministratori appartengono al nostro partito, da più anni propone a Peschici. Nei mesi scorsi simile accaduto – continua ancora la nota – colpì il segretario cittadino, Luigi Forte. Evidentemente diamo fastidio a qualcuno che non ha altri mezzi per poter confrontarsi. Ieri il nostro leader e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha annunciato l’arrivo in Puglia di 579 nuove unità nelle forze dell’ordine e sicuramente il Gargano sarà attenzionato per dare una migliore sicurezza a tutti i cittadini e una risposta dello Stato a chi si nasconde nel buio per poter dare sfogo alle proprie frustrazioni». A Peschici purtroppo la brutta pratica di «prendersela» con gli amministratori non è una novità. Ne sa qualcosa il sindaco Tavaglione: tra il 2003 e il 2004 due auto in fiamme, a novembre 2017 il furto dell’auto – una 500L – parcheggiata nei pressi della sua abitazione di Vico del Gargano, vicino a Palazzo della Bella, in una via trafficata; diversi tentativi di aggressione (sui quali sono in corso le indagini, coperte dal riserbo istruttorio, delle forze dell’ordine) e addirittura l’8 marzo 2017 – l’episodio più inquietante – l’esplosione di tre candelotti dinanzi alla porta di casa ed un proiettile calibro 12 fatto rinvenire sul pianerottolo.
Francesco Trotta