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Vieste – Inaugurata la scalinata della legalità

52 scalini diventati 52 nomi, 52 storie, e soprattutto l’omaggio a 52 vittime innocenti di mafia. Quella che fino a qualche giorno fa era una normalissima scalinata (anche un po’ trascurata a dir la verità) tra via Dante Alighieri e via Giuseppe Verdi, è diventato un simbolo dall’elevato spessore culturale e morale: la scalinata della libertà è un progetto che porta la firma dell’assessorato alla cultura del Comune di Vieste, dell’associazione Cantieri dell’innovazione sociale e dell’Arci dei ragazzi. All’iniziativa ha preso parte l’intero Consiglio Comunale dei Ragazzi assieme a numerosi altri alunni della Scuola Media “Alighieri-Spalatro”, coordinati dalle professoresse Patrizia Ida Grassi e Maria Grazia Cortellino, e dall’architetto Paola Minervino. Tutti, con l’aiuto di qualche privato, hanno rinunciato a pomeriggi in spiaggia per dipingere ogni singolo scalino con i colori della bandiera italiana, completando l’opera scrivendo i nomi delle vittime innocenti di mafia, scelti dalla lista realizzata dall’associazione Libera: da Falcone e Borsellino, da Impastato a Dalla Chiesa ma anche persone meno note che hanno perso la vita per mano di mafiosi, come Giovanni Panunzio e Francesco Marcone di Foggia o i fratelli Luigi e Aurelio Luciani di San Marco in Lamis.

All’inaugurazione tenutasi nel pomeriggio del 4 luglio erano presenti il Sindaco di Vieste Giuseppe Nobiletti e l’assessore alla cultura Graziamaria Starace, ma anche il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo “Rodari-Alighieri-Spalatro” Pietro Loconte, i rappresentanti dell’arma dei Carabinieri e della Polizia di Stato, una rappresentanza della locale associazione antiracket e Ludovico Delle Vergini dell’associazione Cantieri dell’innovazione sociale.