E’stata approvata ieri a Vieste dal consiglio comunale, la variazione di bilancio con la ratifica delibera di G.M. n. 96 dell’11.04.2008 al1’oggetto: "Festa Patronale di San Giorgio Martire del 22 – 23 aprile 2008 – Compartecipazione nella spesa per eventi programmati".
Quindi sistemate anche per quest’anno le incombenze delle feste patronali si pensa all’estate. Ma i tempi dei festeggiamenti nella capitale delle vacanze garganiche sono iniziati già da circa due mesi, cioè dal 23 aprile in occasione della festa patronale di San Giorni, seguita dalle celebrazioni di Santa Maria di Merino per poi concludere la prima tranche venerdì prossimo con la festa di Sant’Antonio da Padova. La processione di S. Giorgio, è una festa molto sentita, con fuochi d’artificio e la tradizionale corsa di cavalli sulla spiaggia del castello, accompagnata da concerti. "Quest’anno abbiamo chiuso il bilancio in pareggio- dichiara a l’Attacco Leonardo Cavaliere presidente del comitato di San Giorgio-. Abbiamo sforato un po’, ma abbiamo recuperato maggiori entrate dai privati cittadini, che generosamente hanno contribuito all’ottima riuscita delle manifestazioni. Successo sottolineato dagli oltre 12 mila panini offerti durante la sagra della frittata. Encomiabile l’apporto dell’amministrazione comunale guidata da Ersilia Nobile e delle forze dell’ordine". Il 9 maggio è stata la volta della festa delle feste viestane: "S.Maria diMerino", dove la processione, con la tela raffigurante la Vergine, partendo dalla Cattedrale, arriva fino al santuario, situato a 7 Km circa dal centro abitato. La Madonna, portata solennemente in trono, attraversa Vieste fino alla Villa comunale, dove, dopo aver effettuato il cambio della cassa (viene riposta in un trono più leggero), viene portata a spalla per i 7km fino al santaurio. La cassa è costituita in modo da procedere con la madonna rivolta verso i lati della strada: durante l’andata è rivolta verso il mare e durante il ritorno è rivolta verso i campi, come per proteggere le due principali fonti di sostentamento dei viestani. Questo è un evento che richiama cittadini viestani emigrati, anche dall’estero, ed è la festa che richiede un budget superiore per sopportare la 4 giorni di appuntamenti. Infine il 13 giugno è la volta di Sant’Antonio da Padova. Questo giorno è preceduto da ben 13 sere di preghiere ed invocazioni. Il giorno della festività si svolge la processione del Santo lungo le vie del paese e si distribuisce il pane benedetto, e questa fa festa segna l’inizio dell’estate. Questi due mesi continui di festa hanno il costo di 15mila euro, e pesano poco sulle casse comunali, in quanto la maggior parte dei proventi è di origine privata. Questo è facilmente spiegabile con la ragione che questi rappresentano eventi storici di cui i viestani non possono fare e mano, ed i soldi spesi non vengono visti come spese ma come investimenti per la cultura ed il territorio.
Matteo Palumbo
l’Attcco