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NOTIZIE UTILI/ Falò sulla spiaggia, rischio multa. E’ legale inserire nelle cassette della posta volantini pubblicitari. Dopo l’alcoltest arriva il Textalyzer per misurare il grado di disattenzione dell’automobilista che usa lo smartphone.

Parte la sperimentazione dell’assegno di ricollocazione. Si tratta di un vou­cher che serve a finanziare corsi spe­cifici per agevolare il reinserimento nel mercato del lavoro. La sperimen­tazione interesserà per i primi sei me­si 20/40 mila disoccupati, poi sarà este­sa a tutti. L’assegno può essere richie­sto da coloro che ricevono da almeno 4 mesi la NASPI (Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego) introdotta dal Job Act, e si aggiunge a quest’ultima. Nei primi sei mesi di sperimentazione l’INPS sorreggerà i destinatari dei voucher dalle Uste di disoccupazione e invierà loro un sms per avvisarli. A seconda del profilo (età, grado di istruzione, cv, tipo di specializzazione) si riceverà un asse­gno di ricollocazione che andrà da 250 (per chi aveva contratti a termine) a 5.000 euro. L’importo sarà stabilito con un algoritmo che terrà conto di fattori come la scolarizzazione e l’esperienza: è tanto più alto quanto è maggiore il bisogno di riqualificazio­ne. Il voucher va destinato esclusi­vamente a corsi di formazione orga­nizzati dai Centri per l’impiego o dagli enti accreditati e un tutor sarà a di­sposizione per aiutare a scegliere il corso più idoneo e organizzerà col­loqui con aziende. Il voucher dura sei mesi e può essere prorogato per altri sei. Attenzione, però: se il lavoratore non segue il programma di formazio­ne perde l’indennità di disoccupazio­ne.

Per combattere la prostituzione ci apparteremo con bambole robot in si­licone, in tutto simili alle donne vere, che parlano ed ascoltano grazie ad un cervello artificiale? L’idea dello scienziato spagnolo Sergi Santos che ha creato Realdoll, l’intelligenza artificia­le al servizio del sesso, sta andando avanti. La sua nuova linea di bambole consente di intrattenere brevi conversazioni con i propri utenti. Oggetti inanimati che con gesti, movimento degli occhi e voce tentano di stabilire un contatto con l’utilizzatore, simu­lando una relazione vera.

 Accendere i falò in spiaggia per illuminare le notti d’e­state può costare fino a 1000 euro di multa. Comuni e regioni convinti del­le problematiche che si vengono a creare con l’accensione e il non spe­gnimento dei fuochi hanno emanato ordinanze per vietare l’accensione di fuochi improvvisati in spiaggia. Le sanzioni applicate variano da luogo a luogo ma possono arrivare anche a importi di mille euro, rischiando così di trasformare un allegro falò in qual­cosa di decisamente spiacevole.

 E’ legale inserire nelle cassette della posta dei condomini volantini pubbli­citari. Lo ha stabilito il TAR Piemonte, che ha bocciato un provvedimento del comune che autorizzava la distribu­zione del materiale pubblicitario solo in alcuni giorni, vietando al contempo di introdurre volantini nelle cassette dove è espressamente evidente la vo­lontà di non riceverne. Gli obblighi imposti dal Comune sono quindi il­legittimi per contrasto con i principi della liberalizzazione economica or­mai codificati anche nell’ordinamento interno.

 Dopo l’alcoltest arriva il Textalyzer per misurare il grado di disattenzione dell’automobilista che usa lo smar­tphone. La nuova tecnologia che ri­guarda la sicurezza stradale arriva dall’America: è un marchingegno che farà scoprire se, chi ha causato un incidente stava utilizzando il telefo­nino. La sua introduzione, negli Usa servirà solo a provare che si è uti­lizzato il telefono mentre si era alla guida, applicando le rélative sanzioni. In caso di rifiuto si rischia la sospen­sione della patente. Non è escluso che il sistema, una volta testato, possa dif­fondersi dappertutto e anche nel no­stro bel Paese che già prevede sanzioni amministrative da 161 a 646 euro, oltre alla decurtazione di cinque punti dalla patente e alla sospensione della stessa da uno a tre mesi in caso di recidiva nel biennio.

Multe per 1 milione di euro e 700.000 euro sono state inflitte dall’Antitrust alle società Locauto Rent S.p. A. e Mag­giore Rent S.p. A. E’ stato accertato che il deposito cauzionale richiesto dalle società risultava particolarmente ele­vato, così da esaurire la disponibilità della carta di credito del consumatore (in alcuni casi, finanche a superare tale disponibilità), condizionando in­debitamente i consumatori nella scel­ta circa l’acquisto dei prodotti acces­sori assicurativi, proprio per ridurre il blocco applicato sulla carta di cre­dito. Di tutto questo il consumatore veniva informato quando si presen­tava al desk per il noleggio o il ritiro dell’autovettura già prenotata. L’ac­quisto di servizi assicurativi accessori che, limitavano la responsabilità per danni e/o furto dell’autovettura no­leggiata, riducevano se non addirit­tura eliminavano la necessità del de­posito stesso. La società Locauto Rent S.p.A., è stata sanzionata per un’ul­teriore pratica commerciale «aggres­siva», consistente nell’aver addebitato a taluni clienti danni alle autovetture non causati nel corso del contratto di noleggio, in quanto preesistenti ed erroneamente verificati al momento del­la riconsegna, con conseguente auto­matico addebito delle somme attraver­so la carta di credito data in garanzia.

 Fino al 31 agosto, chiamando il numero di telefonia mobile 331.9722984 dell’Adoc, i consumatori possono segnalare e denunciare dis­servizi, comportamenti inidonei, trat­tamenti insoddisfacenti, impedimenti e ostacoli che si frappongono per la realizzazione della vacanza program­mata. Un legale darà consigli, sugge­rimenti e azioni utili per evitare abusi, per evitare raggiri. Il referente dell’as­sociazione in ascolto dall’altro capo del telefono osserverà l’orario 10-13 e 15-18. In ogni caso, si può lasciare un messaggio per essere ricontattati. L’Adoc inoltre ricorda che è attivo il Protocollo d’Intesa per la Conciliazio­ne Paritetica con AIAV – Associazione italiana agenti di viaggio, che vuole aiutare i consumatori e gli agenti di viaggio a risolvere bonariamente ogni contenzioso, valutandone le cause e proponendo le soluzioni ritenute ido­nee ad evitare il ricorso ai Tribunali. L’Adoc mette a disposizione dei con­sumatori, sul proprio sito, una serie diguide sul come far valere i propri diritti, su come fare reclamo, a cosa stare attenti e cosa evitare in materia di trasporto marittimo ferroviario e aereo, pacchetti turistici, noleggio au­to, campeggi, Bed and Breakfast, al­berghi, agriturismi.