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NOTIZIE UTILI/ Novità per i ciclisti, ci sarà l’abbligo di indossare il casco. Seggiolino anti-abbandono: il decreto arriverà a fine febbraio. Sfiorare le natiche, il seno o altre parti intime può configurare il reato di violenza sessuale.

Arriva la pec per gli automobilisti e il casco obbligatorio per i ciclisti.Sono le modifiche richieste al Codice della Strada dal Cnel. Per il proprietario di un veicolo, obbligo di comunicare il proprio indirizzo pec anche per ri­cevere le comunicazioni relative alle violazioni commesse. Obbligo d’in­dossare il casco per i ciclisti e pene più severe per chi viola le disposizioni relative alla circolazione dei veloci­pedi. Si prevede inoltre la possibilità per ogni utente della strada di segna­lare il pericolo derivante dalla pre­senza di un cattivo stato di manu­tenzione di marciapiedi, sottopassag­gi, soprapassaggi, ecc.

Pene più severe per chi circola senza copertura as­sicurativa.

Il bollettino Rav dell’Agenzia delle Entrate sarà gradualmente sostituito dal Modulo «pagoPA», che permette di trovare in maniera rapida le infor­mazioni: riguardanti l’oggetto del pa­gamento, il destinatario, il codice fi­scale, la scadenza ed di pagare attra­verso lo smartphone o il tablet. Il Modulo è caratterizzato dalla presenza di un «Codice modulo di pagamento» di 18 cifre che consente l’individuazione della cartella o dell’atto. Come con il bollettino Rav, si può utilizzare il mo­dulo «pagoPA» per pagare sia online che presso gli sportelli fisici di Poste, banche, e di altri Prestatori Servizi di Pagamento-PSP (Sisal, Lottomatica, Banca 5), aderenti alla piattaforma «pagoPA». Se si vuole saldare il debito con l’Agenzia delle Entrate Riscossio­ne presso gli sportelli fisici (uffici po­stali, sportelli bancari, sportelli dell’Agenzia, punti vendita Sisal, Lot­tomatica e Banca 5) si deve conse­gnare il Modulo pagoPA all’operatore che utilizzerà la sezione con i dati riferiti al tipo di pagamento prescelto (QR Code e CBILL se possessori di conto in banca, il Data Matrix per il conto postale). I bollettini RAV già ricevuti o che si riceveranno nella fase di transizione alModulo pagoPA po­tranno essere utilizzati per il paga­mento.

Ci vorranno altri 120 giorni perché diventi operativo, verso la fine di feb­braio, il decreto attuativo che stabi­lisce l’installazione sulle auto dei seg­giolini anti-abbandono dei bambini al di sotto dei 4 anni. Solo dopo quella data I nuovi seggiolini potranno at­tivarsi automaticamente e fornire un segnale di feedback all’automobilista al momento dell’attivazione. Il dispo­sitivo deve essere in grado di dare l’allarme con segnali visivi o acustici, percepibili sia all’intemo che all’esterno dell’auto nel caso il con­ducente si allontani lasciando all’in­terno della vettura il bambino. Non c’è comunque bisogno di affrettarsi ad acquistare i seggiolini. Prima di pro­cedere conviene aspettare la pubbli­cazione in Gazzetta del decreto che conterrà tutte le caratteristiche del nuovo dispositivo e l’entità delle age­volazioni fiscali previste.

 Sfiorare le natiche, il seno o altre parti intime può configurare il reato di violenza sessuale. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione che ha condan­nato un uomo responsabile del reato di violenza sessuale per avere sfiorato il fondo schiena di una donna. Se­condo la difesa invece la condotta configurerebbe al massimo il reato di vio­lenza sessuale tentata, non avendo mai la persona offesa dichiarato di essere stata palpata ma solo sfiorata la schiena. Secondo gli Ermellini ai fini della configurabilità del delitto di vio­lenza sessuale rilevano tutti quegli at­ti che, in quanto non direttamente indirizzati a zone chiaramente defi­nibili come erogene, possono essere rivolti alla vittima anche con finalità del tutto diverse, come i baci e ab­bracci. La Corte ha stabilito che un contatto lascivo con la zona erogena del fondoschiena anche se non rag­giunge le zone intime è reato.

 Un’ordinanza della Cassazione, ri­baltando il principio che i debiti era­riali si prescrivono nel termine di cin­que anni, ha ritenuto che si deve dare seguito alla prescrizione decennale per tutti i crediti erariali e previden­ziali iscritti a ruolo e notificati a mez­zo di una cartella di pagamento, e ciò indipendentemente dalla natura del credito e unicamente in virtù dell’e­sercizio del potere di riscossione da parte dell’Agente della riscossione.