Ogni anno in Puglia si registrano 2.200 nuovi tumori polmonari, sei al giorno, e nell’80% dei casi ad ammalarsi è l’uomo. Sono alcuni dei dati evidenziati da Lucia Bisceglia, dirigente medico dell’Aress, durante la terza Conferenza di oncologia polmonare “Dalla prevenzione alla terapia della malattia avanzata”.
Le cause dell’insorgenza del tumore polmonare sono essenzialmente due: nel 71% dei casi il fumo delle sigarette, nell’11% l’inquinamento atmosferico. “Abbiamo larghissimi margini di prevenzione”, commenta Bisceglia. La provincia con più casi è quella di Lecce (la media à superiore a quella nazionale), il tumore si presenta con maggiore incidenza nella fascia di età tra i 50 e i 69 anni (42% nelle donne, 38% negli uomini).
Il cancro polmonare è il secondo più diffuso in Puglia tra la popolazione maschile, mentre tra le donne è al quinto posto. “Negli ultimi 20 anni – ha evidenziato Bisceglia – c’è stata una riduzione del tasso d’incidenza del cancro tumorale in tutta la regione, ma a Taranto il calo è stato più lento.
Un ritardo rispetto alla provincia Bat, ad esempio, di 8 anni”. Durante il convegno è emerso un altro dato: a parità di esposizione a fonti d’inquinamento, le persone più povere hanno un rischio incrementato di sviluppare un tumore polmonare rispetto ai più abbienti.