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IL M24A PER L’EQUITA’ TERRITORIALE A TUTELA DELLA SALUTE PUBBLICA

Le Magliette bianche, rappresentanti i cittadini che vivono in territori contaminati classificati dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dalle Regioni come SIN o SIR (Siti Interesse Nazionale o Regionale per le bonifiche da effettuare), oppure in territori in cui non c’è certezza che gli standard di qualità ambientale comunitari per aria, acqua o suolo siano rispettati, chiedono al Governo e alle istituzioni competenti nuove norme affinché la tutela della salute sia efficace e il rispetto delle leggi esistenti pieno, affinché i responsabili di disastri ambientali vengano assicurati alla giustizia.

Le richieste delle Magliette Bianche di un cronoprogramma non derogabile delle bonifiche con tempi certi e responsabilità chiare, dell’effettuazione di studi epidemiologici per ogni sito S.I.N o S.I.R. con tessera sanitaria gratuita, della costituzione di un gruppo di lavoro congiunto dei ministeri della Salute e dell’Ambiente al fine di accertare l’impatto sanitario sommativo delle emissioni degli stabilimenti produttivi, dell’istituzione di un coordinamento nazionale interforze per l’accertamento dei reati ambientali, della creazione di una “Procura speciale ambientale” specializzata nei reati ambientali, della ridefinizione del ruolo dei comuni in tema di bonifiche nelle aree inquinate non S.I.N., dell’accessibilità alla documentazione connessa alle procedure di bonifica in totale trasparenza, del cambiamento delle politiche produttive volto alla produzione di prodotti ecosostenibili con imballaggi compostabili, risultano proposte del tutto valide e che non possono più essere rinviate.

Il Movimento 14 agosto per l’equità territoriale ritiene che tra i bisogni che meritano attenzione la salute dei cittadini sia quello prioritario. I decenni passati hanno abbondantemente dimostrato che il silenzio dei cittadini non paga ed è un pericolo per la loro vita e il loro ambiente.

Il Movimento per l’equità ritiene che non sia più il tempo del silenzio nel rivendicare i propri diritti, è il tempo di agire, di dare senso alle parole e valore alla vita rifuggendo dagli slogan.Monitorare costantemente l’eventuale presenza di fattori o cause di rischio presenti nel nostro territorio,controllare l’aria, il suolo, le acque dei nostri territori a rischio al fine di indicare le linee guida per la difesa e la tutela della salute pubblica è un diritto inalienabile di cittadini che in genere non   ricevono mai le risposte auspicate.

Responsabilità, senso delle istituzioni, trasparenza e correttezza richiedono atteggiamenti chiari da parte delle istituzioni: i cittadini hanno il diritto di sapere con certezza se la loro salute è in pericolo e, se lo è, quali sono le indicazioni istituzionaliatte a difendere e a tutelare la stessa.

Oggi, lo si ripete, non è più il tempo di tacere, anche perché tacere non ha prodotto nessun risultato.
È quindi finalmente il tempo, di fronte al silenzio raccapricciante di istituzioni e partiti politici, che il mondo dell’associazionismo attivo, della cultura autentica, dell’informazione libera alzi la voce e segni la cadenza di una rinascita etica e culturale.

 

Michele Eugenio Di Carlo

(Direttivo Nazionale M24A per l’equità territoriale)