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Il Gargano fa sentire la sua voce sulla Sanità pronta dai sindaci la proposta alla Regione

Ed è una voce sola, intonata magistralmente da più interpreti, ovvero i Sindaci del distretto sanitario del Gargano Nord. I quali, inaugurando una proficua stagione di unità di intenti hanno detto chiaramente ed unitariamente la loro su come va organizzata l’assistenza sanitaria in un territorio difficile come la Montagna del Sole.

E lo hanno fatto non con il cipiglio della critica sterile, improduttiva e di campanile, ma con la voglia di essere propositivi, condensata in una proposta di modifica ed integrazione al Piano Regionale della Salute con destinazione Bari, sede della Regione Puglia. Insomma un emendamento vero e proprio suffragato da tanto di dati alla mano e di analisi sul campo elaborati da un comitato tecnico appositamente costituito, sottoscritto all’unanimità dai Sindaci durante l’incontro tenutosi presso il Municipio di Vieste nella giornata di lunedì 7 luglio ed i cui contenuti saranno illustrati, fin da subito, nella imminente audizione (prevista per il 16 luglio a Foggia) davanti alla Commissione Regionale preposta. Ma che vuole approdare dritto in Consiglio Regionale per inserirsi, con la considerazione dovuta ad un’ istanza altamente rappresentativa, nel corso dell’iter di discussione e di approvazione della complessiva pianificazione sanitaria regionale.

Il documento, prende le mosse da evidenti defaillances che costituiscono un vero e proprio handicap per gli standard di assistenza sanitaria assicurati sul Promontorio e culmina, tra le altre indicazioni proposte, nella realizzazione di un ospedale di I livello del Gargano Nord, atteso da anni e rimasto lettera morta, nonostante tutto ne giustifichi sussistenza ed esistenza. E che continuando a mancare, continua a condizionare l’asset complessivo e competitivo della sanità garganica: “Il Piano –recita il documento- condivisibile nelle premesse, di fatto però rende impossibile una idonea offerta socio-sanitaria, non prevedendo una integrazione territorio-ospedale per il nostro distretto, che di  fatto penalizza tutto l’ambito e rende non attuabili tutte le forme di sanità “intermedia” di cui il Gargano, come da piano, dovrebbe dotarsi”. Si pone dunque in tale direzione l’accento sulla mancanza nel Gargano Nord di una tale struttura, nonché sul presupposto che l’Ospedale di zona del Gargano era presente nelle precedenti programmazioni regionali ed era già inserito nel Piano di Edilizia Ospedaliera. Non solo: più volte il Consiglio Regionale, all’unanimità, ha dato priorità alla realizzazione ed attivazione della struttura ospedaliera, motivandone la necessità con una dettagliata analisi dei dati sui ricoveri effettuati dai cittadini del Gargano Nord e sulle prestazioni ambulatoriali”. Ma niente da fare. Dunque primum Ospedale invocano i comuni all’unisono, invitando fin da subito la Direzione Regionale ad adottare le procedure amministrative per la sua realizzazione prioritaria. Comuni che formano un distretto comprendente quasi 50mila abitanti (47.613)distribuiti negli otto centri, ma che registra –come caratteristica peculiare non sorvolabile- oltre un milione di presenze turistiche (dati 2007) ai quali non si può offrire assistenza sottostandardizzata.
Ma le invocazioni provenienti dal territorio non si limitano alla richiesta ospedaliera. Nel documento viene chiesta a gran voce, in ossequio ad una uniformità dell’offerta proposta su tutto l’ambito regionale, la possibilità di realizzare “Forme alternative di assistenza” sia di tipo strutturale, che di tipo funzionale”. Vale a dire Day Hospital, Day Surgery, Chirurgia Ambulatoriale nell’ambito delle forme alternative di assistenza strutturale; Day Service, il Care Service Pathways (servizio di presa in carico), un Pacchetto di Prestazioni Ambulatoriali Complesse (PAC) e la revisione degli assetti organizzativi sul territorio del servizio 118, nell’ambito di quelle di tipo funzionale.
Un’attenzione particolare viene anche riservata ai dettami del PAL (Piano Attuativo Locale) per il quale è chiesta alla Direzione Generale dell’ASL-Fg1 la previsione di realizzare nel Distretto del Gargano Nord almeno 1 RSA (Residenza Sanitaria Assistita) e 1 RSSA (Residenza Sanitaria Specializzata Assistita), nonché la realizzazione dei Servizi di Senologia, Endoscopia Digestiva, di Cardiologia, di Pneumologia, Diabetologia e Punti di Primo Intervento territoriali (attraverso una rivisitazione degli assetti strutturali, tecnologici ed organizzativi delle strutture esistenti).

Il documento è stato sottoscritto, all’unanimità, dai Sindaci degli Otto comuni del Distretto Sanitario nord garganico (Vico, Vieste, Peschici, Isole Tremiti, Ischitella, Cagnano Varano, Carpino, Rodi Garganico) ed è giunto al termine di una nutrita sequela di incontri tenutisi nelle scorse settimane dal Comitato dei Sindaci costituitosi a Vico, presieduto dal Sindaco di Vieste Ersilia Nobile e coadiuvato da un comitato tecnico formato da componenti designati dalle municipalità coinvolte.

Grande soddisfazione è stata espressa dal Presidente del Comitato Ersilia Nobile, che ha ringraziato i Sindaci ed i tecnici per la preziosa collaborazione e per lo straordinario spirito costruttivo messo in atto nel definire e formulare la proposta unitaria da indirizzare alla Regione Puglia sottolineando che si è data prova finalmente di una unità di intenti che non potrà che rivelarsi benefica per le attese non soltanto della sanità garganica, ma delle complessive esigenze del territorio garganico.

 

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