Una lettura sociologica del calcio, quasi antropologica, per raccontare l’evoluzione di un fenomeno che va, ormai ben oltre il semplice sport. Simbolo dell’egemonia culturale capitalista, come poteva sembrare a Gramsci ai tempi della Prima guerra mondiale, ma anche strumento di lotta operaia e rivoluzionaria. Modo per aggirare i divieti di adunate anche nelle dittature, perché tutto si può impedire tranne che i tifosi vadano alla partita. La storia popolare del calcio gira dall’Urss a Maradona, dal fascismo agli hooligans, sempre attorno a un pallone.
IL LIBRO DELLA SETTIMANA/ Storia popolare del calcio di Mickaèl Correia
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