La tratta ferroviaria Foggia-Manfredonia, che collega la prima e la terza città della Capitanata, oggi è «colpevolmente sottoutilizzata a causa della decisione di Trenitalia, avallata dalla Regione Puglia, di sostituire per nove mesi all’anno le sei corse ferroviarie giornaliere dei mesi estivi con altrettante corse automobilistiche, ricevendo però in pagamento dalla Regione la tariffa prevista per il treno». Ogni giorno, alle 6 corse automobilistiche sostitutive di Trenitalia si aggiungono altre 11 con autobus gestite dalla Sita, con tempi di percorrenza del 50% più lunghi rispetto al treno.
«Questa irrazionale sovrapposizione fa sì che spesso le corse sostitutive di Trenitalia e gli autobus Sita partano a distanza di pochi minuti luna dall’altra, lasciando invece scoperti altri orari della giornata».
È questo il lungo incipit di una petizione lanciata dal Wwf Foggia all’attenzione del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano per riaccendere i riflettori sull’annosa questione della tratta ferroviaria tra il Golfo e il capoluogo dauno. «Un servizio, in definitiva, del tutto inadeguato al bacino di utenza servito che, di fatto, favorisce l’uso dell’auto privata, con tutte le conseguenze sul volume di traffico, sull’inquinamento e sulla pericolosità della statale 89», si legge ancora nella petizione che è quasi a quota mille firme.
Il Wwf evidenzia ancora come sia necessario un «potenziamento della linea ferroviaria Foggia-Manfredonia, un’opera strategica, già prevista nei vari atti di programmazione sovracomunale, che risponde alle odierne istanze di mobilità sostenibile e a basso impatto ambientale, consentendo di spostare il servizio dalla gomma al ferro».
Il Wwf chiede a Emiliano che vengano impiegati i 50 milioni di euro stanziati con il Patto per la Puglia per effettuare i necessari interventi di potenziamento della linea ed offrire un servizio di trasporto adeguato, come già avviene sulla Foggia-Lucera gestita da FerGargano.
M.T.V.