La questione sanità del Gargano Nord all’attenzione della missione regionale, questa mattina nella sede dell’Azienda sanitaria. Saranno i sindaci del Distretto sanitario di Vico del Gargano (Cagnano Varano, Carpino. Ischitella, Isole Tremiti, Peschici, Rodi Garganico, Vico del Gargano e Vieste) a sottoporre la proposta di organizzazione sanitaria da inserire nel Piano regionale della Salute che, a giorni, andrà all’esame del consiglio regionale per l’approvazione. Comitato dei primi cittadini costituitosi da qualche mese allo scopo di dare voce alle Comunità locali alle quali, nonostante promesse e atti deliberativi che si sono ripetuti negli ultimi decenni, praticamente, ancora oggi, in tema di servizi sul territorio hanno raccolto soltanto un pugno di mosche, briciole di interventi che, altro non sono, che specchietti per le classiche allodole. La nascita del Comitato dei sindaci ha avuto l’effetto di richiamare l’attenzione della Regione sulle tante, troppe inadempienze. Ciò che sta più a cuore è l’organizzazione di servizi sanitari degni di questo nome, anche per la particolarità del territorio, vuoi per la distanza dei Comuni dal più vicino ospedale (anche cento chilometri, un vero e proprio record, in negativo, nazionale), ma anche per il numero dei turisti durante i mesi estivi. Presidi ospedalieri, e non solo, se guardiamo allo svuotamento di quei pochi servizi istituiti, come, per esempio, la specialistica. Il documento elaborato dal Comitato dei sindaci e che sarà presentato alla Commissione, parte da un’analisi dell’esistente per poi elencare i bisogni di cui il Gargano Nord non può essere privato. Innanzitutto un ospedale di primo livello con sede a Vico del Gargano, sempre promesso, ma mai realizzato. Il Piano sanitario della salute, che dovrà essere discusso in sede di consiglio regionale, strano ma vero, non prevede nulla per le popolazioni nord garganiche, nulla per quanto riguarda una integrazione territorio – ospedale per il nostro distretto, che di fatto penalizza tutto l’ambito e rende non attuabili tutte le forme di sanità "intermedia" di cui il Gargano, come da piano, dovrebbe dotarsi. Nel documento viene ricordato che l’ospedale di zona del Gargano era presente nelle precedenti programmazioni regionali ed era già inserito nel Piano di edilizia ospedaliera. Non solo, più volte il consiglio regionale all’unanimità, aveva dato priorità alla realizzazione e attivazione della struttura ospedaliera, motivandone la necessità con una dettagliata analisi dei dati sui ricoveri effettuati nel Gargano Nord e sulle prestazioni.