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Le misure del nuovo decreto: alle partite Iva 800 euro, bonus per le vacanze, Cig più lunga In Italia 160 mila norme, in Germania 5.500

Nuovi interventi per 70 miliardi (inclusi i fondi per i presiti)

Tre o quattro settimane in più di cassa integrazione; indennità per autonomi, professionisti e cococo che salirà da 600 a 800 euro; un mini bonus (400-500 euro) per colf e baby sitter, modulato sull’orario di lavoro (full time o part time); proroga dei congedi parentali e del voucher baby sitter; un reddito di emergenza per le famiglie senza redditi da lavoro e pensione né rendite né altri sostegni pubblici.
Sono queste le ipotesi sul tavolo in vista del nuovo decreto legge a sostegno dell’economia che sarà varato verso la fine di questo mese e che potrebbe avere una potenza di fuoco di 70 miliardi, compresi i 30 necessari per finanziare i fondi di garanzia previsti dal decreto liquidità (che per ora dispone solo di 2,7 miliardi).

 
Bonus di 325 per le vacanze in Italia

Inoltre dovrebbe vedere la luce un sostegno indiretto per il turismo, sotto forma di un bonus (probabilmente uno sgravio fiscale) pari a 325 euro per le famiglie che decideranno di trascorrere in Italia le prossime vacanze. Sarà valido per soggiorni di almeno 3 notti, sempre nella speranza che l’estate sia libera da «lockdown» totali.

 
I nuovi aiuti per le imprese (bar, ristoranti e negozi)

Tra le altre misure che dovrebbero essere incluse dal nuovo decreto per l’emergenza economica provocata dal lockdown per la pandemia da coronavirus ci saranno anche un indennizzo a fondo perduto per le microimprese (negozi, bar, ristoranti) costrette a fermarsi. assunzione di migliaia di infermieri per far fronte all’assistenza domiciliare legata all’epidemia; 3,5 miliardi per le necessità di comuni e province.

 
Imposte e tasse: rinvio dei versamenti (anche per plastic e sugar tax)

Sarà rinviato una volta ancora il versamento di imposte e contributi, incluse sugar e plastic tax; prevista l’estensione del credito d’imposta sugli affitti commerciali ad alberghi e ristoranti.

 
I numeri del decreto e il deficit aggiuntivo

Il deficit aggiuntivo che il governo chiederà al Parlamento di autorizzare per finanziare la maximanovra potrebbe essere di 40 miliardi. Uno sforzo eccezionale per una situazione senza precedenti.
La Banca d’Italia stima infatti un calo del Pil del 5% nel primo trimestre: ogni settimana di lockdown costa quasi 9 miliardi di euro, ossia lo 0,5% del Pil. Gli economisti di via Nazionale prevedono «una significativa caduta del Pil nel nostro Paese anche nel secondo trimestre, cui farà verosimilmente seguito un recupero, che potrà anche essere sostenuto».
La produzione industriale nei primi tre mesi del 2020 è crollata del 6%, con un picco del 15% a marzo. Si è «pressoché azzerato il fatturato di gran parte del commercio al dettaglio non alimentare, di alberghi, bar e ristoranti e delle aziende del turismo». Il lockdown ha avuto inoltre effetti negativi sull’occupazione, con una flessione in parte attenuata dal ricorso alla Cassa integrazione.

 
Le banche nel mirino: pochi prestiti alle imprese

Scoppia intanto la polemica sul fronte bancario.Carla Ruocco (5 Stelle), presidente della Commissione di inchiesta sul sistema bancario, attacca: «Stiamo, ahimé, riscontrando molti atteggiamenti poco corretti. Non è pensabile che essere iscritti sul registro della Centrale rischi impedisca l’accesso al credito. Non è pensabile che il governo indirizzi un finanziamento ad un’azienda in difficoltà e la banca lo blocchi».
L’Abi, associazione delle banche, afferma che gli istituti di credito sono fortemente impegnati a dar corso ai provvedimenti sulla liquidità. Ma il segretario della Fabi, Lando Maria Sileoni, dice che «alcune banche sono impreparate: le procedure e le circolari interne non sono state implementate».