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Aldo Ragni (Italia Viva)/ “Interessante la chiacchierata con la Ministra Bonetti. Ha consentito di dare una risposta alle tante domande che sono emerse dalle conversazioni dei giorni scorsi con alcuni autorevoli opinion leader del nostro territorio”.

A partire dalla scuola che è di assoluta centralità anche nella fase 2 della emergenza sanitaria legata al Coronavirus Covid-19.

“E’ una situazione che lascia aperto ogni scenario”, ha detto la Ministra Bonetti, e “la scuola è una grande esperienza di comunità che coinvolge un alto numero di studenti e famiglie, oltre al personale docente, quindi si possono riaprire le scuole solo se si è sicuri che questo alto numero di persone che viene in contatto sia compatibile a mantenere contenuto il numero di contagi, ma ad oggi non lo possiamo sapere con certezza”. La riapertura ci potrebbe essere, ma a condizioni diverse da quelle di oggi. A cominciare dagli edifici scolastici che devono essere messi in condizione di recepire contesti di utilizzo diversi da quello che avevamo immaginato.

Strettamente collegata a questo tema è la questione dei maturandi. La Ministra ha chiarito che deve rimanere un esame importante perché è il compimento di un percorso per gli studenti quindi bisogna avere rispetto per loro, in qualsiasi forma si dovrà svolgere. E quindi sarà in ogni caso un esame vero.

Per i più piccoli a casa il tema è il diritto ad avere figure adulte che li accompagnino, e quindi il congedo parentale che Italia Viva ha proposto va proprio nel rispetto di questo diritto. Altri strumenti messi in campo, ha sottolineato Elena Bonetti, sono quelli di un maggiore sostegno economico come assegni per baby-sitter e figli, e la riorganizzazione dei tempi che concilino meglio il lavoro con la famiglia. L’impegno economico è importante: 35 milioni per sostenere progetti e reti per il supporto alle famiglie.

La Ministra Bonetti è stata protagonista, nei giorni scorsi, anche della proposta di considerare, tra i principi da affermare per i bambini, della cosiddetta “ora d’aria” giornaliera di uscita in sicurezza. “Non mi sono stupita delle reazioni che ci sono state – ha spiegato – ma la grande sfida è restituire il pieno protagonismo di cittadinanza a tutti, anche ai minori. Dobbiamo mettere in campo responsabilità, come politici e come adulti, liberando spazi per loro”.

Non sono mancati riferimenti alla nostra terra: il Gargano in primis, ma anche le altre località balneari, vivono grandi preoccupazioni per ciò che sarà. La Ministra ha sottolineato che “previsioni non se ne possono fare ma è chiaro che bisogna pensare gradualmente a riaprire, in modo riorganizzato. Quello che possiamo fare ora è iniziare ad attrezzare le misure per poter permettere alle persone di muoversi, dai dpi ai distanziamenti”.

Non meno importante la domanda sulla innovazione: siamo in grado di farlo come Paese? Strategico può essere secondo Elena Bonetti il ruolo delle donne, che già oggi svolgono lavori significativi anche nella gestione di questa emergenza sanitaria. Può perciò essere importante una riorganizzazione più equilibrata del lavoro tra uomini e donne. Sfruttando anche quelle capacità “umane” che le donne hanno.

Aldo Ragni