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Fase 2/ Dal 4 maggio: bagno al mare, ripresa dei funerali, termo scanner. Riaprono manifatture, costruzioni e negozi (se in grado di far rispettare la distanza). Mascherine gratis per chi già non paga il ticket

Ancora prima di comunicare al Paese le linee guida della fase 2 e i contenuti del nuovo Dpcm, Palazzo Chigi ha cominciato ad allentare i divieti ora in vigore per contenere il contagio da coronavirus. Sul sito della presidenza del Consiglio, alla sezione Faq, è comparso un chiarimento molto dettagliato riguardo alla vita all’aria aperta: chi abita vicino al mare può fare un bagno davanti casa, chi sta in montagna può passeggiare nel verde. Altri via libera arriveranno nelle prossime ore, a cominciare dalla possibilità di celebrare i funerali. Dal 4 maggio — giorno in cui l’Italia volta ufficialmente pagina pur con tutte le cautele imposte dall’emergenza Covid-19, che purtroppo non è finita — inizierà il percorso verso la normalità. Dovrà essere però «lento e graduale» per tenere sotto controllo la curva epidemica.

L’autocertificazione

Da giorni nel governo si discute con toni anche accesi, tra quei ministri che spingono per riaccendere le luci del Paese e il fronte del «massimo rigore», guidato da Francesco Boccia e Roberto Speranza. Il loro timore è che la popolazione possa interpretare le riaperture come la fine dell’emergenza, ragion per cui non tutti nel governo sono favorevoli ad archiviare l’autocertificazione. La preoccupazione riguarda soprattutto gli adolescenti, i più restii a rispettare il no agli assembramenti. Dunque, è possibile che rimanga in alcuni casi particolari ma per la maggior parte degli spostamenti ci sarà maggiore libertà dovuta anche all’apertura di numerosi negozi.

Gli spostamenti

Sarà comunque possibile andare a trovare i propri familiari senza doversi giustificare e anche incontrare uno o due amici mantenendo le distanze oppure indossando le mascherine. Consentito spostarsi all’interno della Regione e non è escluso che dopo un paio di settimane al massimo, se non torneranno a salire i dati relativi ai malati, ci possa essere anche il permesso di andare nelle regioni limitrofe.

Anziani a due metri

Nel chiuso delle riunioni del governo con i tecnici, molto si è discusso sulla proposta di Rezza di chiedere alle persone con più di 60 anni di rispettare una distanza di sicurezza doppia quando si trovano con estranei: non un metro, ma due. Una norma pensata soprattutto per il rischio dei trasporti pubblici e sulla quale diversi ministri sono contrari. I due metri rimangono invece in numerose occasioni, compreso lo sport all’aperto quando non si sta da soli.

Bagno in mare

Da ieri per chi vive in località di mare è possibile fare il bagno. Con una precisazione messa sul sito del governo è stato spiegato che «è sempre possibile svolgere l’attività motoria in prossimità della propria abitazione principale, o comunque di quella in cui si dimora dal 22 marzo 2020, con la conseguenza che è ammesso, per coloro che abitano in luoghi montani, collinari, lacustri, fluviali o marini — e sempre che non si tratti di soggetto per il quale è fatto divieto assoluto di mobilità in quanto sottoposto alla misura della quarantena o risulti positivo al virus — effettuare tale attività in detti luoghi (ivi compreso fare il bagno al mare/fiume/lago) purché individualmente e comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona». Questo non vuol dire che si potrà sostare sulla battigia o fermarsi in spiaggia e in ogni caso non si potrà fare «senza che si renda quindi necessario l’utilizzo di mezzi di locomozione pubblici o privati, né significativi spostamenti». I parchi saranno invece aperti di nuovo dal 4 maggio.

Imprese e negozi

Alcuni cantieri pubblici ripartiranno già domani, lunedì. Il protocollo, che dal 4 maggio sarà applicato anche ai cantieri privati, è stato siglato ieri e fissa le norme per la sicurezza dei lavoratori. Dalla settimana successiva toccherà ad altre aziende e a tutti quei negozi di abbigliamento, scarpe, gioielli e altri generi «non di prima necessità» che avranno già raggiunto le condizioni di massima sicurezza: ingressi dei clienti saranno contingentati, bisognerà indossare la mascherina e fare la fila a distanza.

Cibo da asporto

Rimane confermato che i ristoranti e i bar non riapriranno prima del 18 maggio ma già dal 4 maggio sarà consentito il cibo da asporto. Un modo per far ripartire il settore e agevolare chi sarà penalizzato dalla riorganizzazione dei locali con meno posti a sedere.

corrieredellasera