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ELIAMBULANZA (2) – Riceviamo e pubblichiamo

Oggi, 25 luglio 2008, a Vieste il sig. Em. ha avuto un infarto. Parenti ed amici hanno allertato il 118 ed il locale pronto soccorso. Conseguentemente è giunta un’ambulanza del 118 addirittura da Peschici (22 km da Vieste) per soccorrere il sig. Em..

 

Considerate le condizioni del paziente constatate dal medico dell’ambulanza, la centrale del 118 ha attivato l’elisoccorso che è partito da Foggia in direzione Vieste.

Il punto di trasbordo è organizzato presso la struttura sportiva Omnisport di Vieste. L’ambulanza con il paziente è arrivata nel piazzale della struttura alle ore 9:20, mentre l’elisoccorso è finalmente arrivato alle ore 9:40. Per cui, l’attesa che il paziente con il codice rosso ha dovuto affrontare nell’assolato piazzale dell’Omnisport è durata 20 lunghissimi minuti, ossia peggio di un passeggero che attende una ritardataria circolare alla fermata dell’autobus. Non c’è bisogno di affermare che 20 minuti per un codice rosso e per un infarto sono da considerarsi un’eternità.

Ma ciò che sconcerta deve ancora essere raccontato, in quanto accanto al paziente in attesa per 20 minuti nel piazzale dell’Omnisport vi era parcheggiato l’eliambulanza (potenzialmente pronta al volo) che in questi anni ha salvato così tante vite ai Viestani (e non), e che avrebbe impiegato solamente 8 minuti per raggiungere San Giovanni Rotondo se solo qualcuno si fosse degnato di farla utilizzare.

Alla luce di tali fatti concreti si possono trarre tante conclusioni, tra le quali la più importante è quella che l’elisoccorso del 118 non riduce e non dimezza i tempi di terapia al paziente, ma quadruplica quelli che l’eliambulanza viestana ha in questi anni impiegato nei propri interventi.

E non reggono scuse come quelle che nell’elisoccorso 118 vi è il giusto equipaggiamento e la giusta dotazione per un soccorso immediato già sul posto, in quanto i fatti accaduti oggi a Vieste denudano ogni menzogna raccontata al fine di convincerci a rinunciare ad un servizio essenziale per la popolazione viestana dato appunto dall’eliambulanza. Basti pensare che il paziente è stato consegnato al rianimatore dell’elisoccorso alle ore 9:40, mentre se fosse partito con l’eliambulanza senza attendere quegli inutili 20 minuti il paziente sarebbe stato consegnato al rianimatore di San Giovanni alle ore 9:28. Giudicate Voi quale delle due soluzioni conviene alla vita e alla sopravvivenza del paziente di turno.

E per fortuna che l’elisoccorso non era al momento impegnato altrove.

Scrivo queste righe perché sono stato testimone della triste vicenda su narrata e perché da viestano ho un diritto alla salute che in questo contesto ed in questo periodo qualcuno vuole calpestare privando chi abita nel territorio viestano dell’essenziale servizio di eliambulanza Vieste-San Giovanni Rotondo, a tutto appannaggio delle casse e del budget dell’ASL e della Regione, vantando irragionevolmente che un elicottero solo (servizio elisoccorso del 118) che parte da Foggia e che deve servire la provincia è meglio dell’eliambulanza viestana che in 8 minuti è a San Giovanni Rotondo.

Nicola D’Altilia – avvocato