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Un autista delle Ferrovie del Gargano è stato preso a calci perché ha comunicato che sul mezzo non potevano salire più di 23 persone. Da qui l’ira e l’aggressione

Ancora aggressioni a conducenti di autobus a Foggia. Questa volta la vittima è un autista delle Ferrovie del Gargano che ieri mattina è stato aggredito e preso a alcuni nei pressi del Terminal del capoluogo dauno.

L’autista in partenza da Foggia alla guida di un autobus diretto a Manfredonia ha notato che erano circa un centinaio le persone che volevano salire sul mezzo: molti di questi hanno iniziato a colpire il mezzo con calci e pugni.

Quando l’uomo ha aperto la porta del mezzo per comunicare che potevano salire non più di 23 persone è scattata l’aggressione. Alcuni lo hanno gettato a terra colpendolo con calci e pugni.

Solo l’intervento delle forze di polizia ha riportato la calma evitando che la situazione degenerasse ulteriormente. L’autista ha prima portato termine la corsa e poi si è fatto medicare al pronto soccorso dove i medici hanno riscontrato ferite giudicate guaribili in sette giorni.

«L’aggressione avvenuta ai danni dell’autista che è stato picchiato nell’espletamento del proprio servizio in un momento così difficile solo per aver chiesto ad alcune persone di indossare la mascherina e di rispettare le regole – ha commentata la segreteria provinciale della Faisal-Cisal – è un gesto di delinquenza che va oltre ogni umana immaginazione, e come tale va trattato.

Gli autisti sono rimasti in prima linea in un momento di emergenza come quello attuale per garantire la mobilità, ma continuano ad essere oggetto di violenza. Siamo solo all’inizio di una stagione balneare che si preannuncia ancor più complicata di quelle già passate! Alle istituzioni competenti – continua il sindacato – chiediamo, fortemente, un impegno serio a tutela dei lavoratori e dell’utenza rispettosa che non possono essere lasciati indifesi e soli alla mercè di delinquenti seriali!»