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IL LIBRO DELLA SETTIMANA/ Vie erbose di Nello Biscotti e Daniele Bonsanto

Le erbe selvatiche raccontano storie umane e forse in questo risiede il fascino della ricerca etnobotanica.  In  Puglia,  particolarmente,  contraddistinguono  il  paesaggio  umano  specifiche figure (terrazzani, cicurari, vampasciulari, funjére) che sanno riconoscere le piante e soprattutto raccoglierle. Ne abbiamo conosciuti tanti, autentici personaggi, per la prima volta fieri di presentarsi, farsi conoscere, raccontarsi, in fondo per la prima volta si sono sentiti protagonisti”, si legge nella prefazione del libro di Nello Biscotti e Daniele Bonsanto, “Vie erbose”, con sottotitolo : Le erbe selvatiche nelle bioculture alimentari mediterranee. Il volume di 560 pagine, raccoglie circa dieci anni di indagini etnobotaniche, già pubblicate su riviste scientifiche, e il contributo di oltre 600 informatori e botanici.

 Un libro unico,raro, che traccia ciò che si tramanda oralmente di generazione in generazione, da mamma a figlia, da nonna a nipote, tanto in cucina quanto nei campi . Le erbe da sempre sono usate nei più apprezzati piatti della cucina garganica, pugliese.

 «Si tratta di un libro che può essere adoperato anche dagli chef che stanno valorizzando certi piatti tipici il cui ingrediente principale è costituito dalle erbe selvatiche. L’Etnobotanica può venire in aiuto anche in quest’ambito , per creare piatti legati alla tradizione, cioè a ciò che si tramanda». Ha dichiarato il botanico Nello Biscotti in una recente intervista.

 “Vie Erbose” è stato realizzato con la collaborazione di Carlo Manicone, Marcello Salvatori Elda Hotel-Foresta Umbra e il contributo di Coldiretti Foggia, parte dal passato per documentare il presente e gettare le basi per un futuro in cui le erbe selvatiche trovino lo spazio che meritano in un’ottica “green” dell’alimentazione, dove “mangiare selvatico” e “mangiare spontaneo” significhi appunto “mangiare buono e genuino”.