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Marino: “Ospedale del Gargano obiettivo raggiungibile”

Il Piano Salute assegna alla Capitanata il numero più alto di posti letto.

 

”L’istituzione di un ospedale a servizio dell’area settentrionale del Gargano è oggi qualcosa in più di una speranza: è diventato un obiettivo raggiungibile”. Ad affermarlo è Dino Marino, presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale, all’indomani dell’approvazione nella stessa comissione dell’emendamento al Piano della Salute con cui si cita esplicitamente e formalmente tale previsione, per realizzare “una legittima e mai soddisfatta aspirazione del territorio garganico”.
Questa mattina, con la relazione in Aula dello stesso Marino, è stata avviata la discussione consiliare sul Piano che, così com’è emerso dal confronto con il territorio e le parti sociali (oltre 150 soggetti istituzionali e associativi coinvolti in tutta la Puglia), consegna già un “positivo primato” alla Capitanata: il maggior numero di posti letto ospedalieri. “Ne sono previsti 5,7 ogni 1.000 abitanti, vale a dire circa 3.500, a fronte di una media regionale di 4,5 – spiega il presidente della Commissione – testimonianza evidente dell’attenzione rivolta alle esigenze di un territorio così vasto e particolare”.
Rimessa in ordine la classificazione degli ospedali, altro obiettivo qualificante del Piano è la riorganizzzione proprio della rete ospedaliera per “affiancare ai centri di eccellenza e di alta specializzazione le piccole strutture dedicate alle emergenze, alla terapia intensiva, alla chirurgia e con pochi letti di degenza ordinaria”. Direzione di marcia che rafforza la previsione del potenziamento della rete sanitaria territoriale, realizzabile attribuendo “un nuovo ruolo ai medici di famiglia” e applicando “il modello della Casa della Salute, in cui concentrare tutti i servizi di prima assistenza”.
Per realizzare questi ambiziosi obiettivi è necessario “spostare risorse finanziarie dall’Ospedale al territorio – è stata la conclusione dell’intervento in Aula del presidente Dino Marino – quindi, implementare i percorsi assistenziali, rivisitare i posti letto per alcuni reparti ospedalieri, migliorare le azioni di informazione e prevenzione, avviare nei Distretti i dipartimenti delle cure primarie ed intermedie, rilanciare i consultori con una nuova rete territoriale ed i poliambulatori di primo e secondo livello con il potenziamento delle ore di specialistica e con l’ampliamento delle discipline esistenti”.