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Vieste, oggi il piccolo ustionato sarà fuori pericolo di vita

Anna Maria Asprone avrebbe dovuto rientrare oggi a Sant’Anastasia con mamma e papà dopo una vacanza di dieci giorni trascorsa a Vieste. Si trova invece ancora in Puglia ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale «Perrino» di Brindisi. Oggi il piccolo Antonio Ardolino, sette mesi appena, ustionato su circa il 70% del corpo, dovrebbe essere dichiarato fuori pericolo dai medici. Tutto per colpa di una padella piena di olio bollente che gli si è rovesciata addosso mentre giocava nel suo girello. «È accaduto tutto in un attimo. Non riesco ancora a crederci. Dovevano tornare oggi a casa» dice con la voce piena di apprensione il nonno paterno Antonio, che con il papà del piccolo Luigi Ardolino, è titolare di un’azienda all’ingrosso di carni a Sant’Anastasia. «Giovedì scorso – racconta Antonio – approfittando che io ero a Verona per lavoro, mia moglie Rosaria ha deciso di raggiungere mio figlio e mia nuora Maria Rosaria a Vieste proprio per aiutarli con il piccolino». Verso ora di pranzo le due donne erano in cucina a preparare e avevano appena messo la padella con l’olio sul fuoco per friggere. Antonio intanto sgambettava nel suo girello. Ad un tratto ha preso la rincorsa e si è spinto fino ai fornelli. Nell’urto la padella è scivolata ed il liquido bollente ha investito in pieno il bambino, procurandogli ustioni di secondo grado per il 70 per cento del corpo. In particolare l’olio bollente ha raggiunto Antonio sul volto sul torace, sulle braccia e sulle gambe. Immediatamente i genitori hanno afferrato il piccolo, in stato di grave choc, e lo hanno portato presso il pronto soccorso di Vieste. Ma i medici di turno nel presidio, si sono subito resi conto della gravità delle ustioni sul corpicino del bimbo e dopo avergli prestato le prime cure, hanno chiamato l’elisoccorso del 118 sul quale i medici hanno caricato il piccolo Antonio per trasportarlo nel Centro grandi ustionati di Brindisi, uno dei più attrezzati d’Europa, nel trattamento di questo tipo di ferite. Purtroppo però anche il trasporto in elicottero ha fatto vivere momenti di grande tensione alla famiglia napoletana. Durante il trasferimento, infatti, il piccolo è andato in arresto cardiaco. Per questo motivo il velivolo è stato fatto atterrare ad Ostuni dove, per fortuna, grazie all’ausilio di un defibrillatore, è stato possibile in breve tempo rianimare il bambino. Quindi il viaggio è proseguito fino all’ospedale «Perrino» dove i sanitari, dopo le cure del caso, hanno disposto il ricovero del bimbo nel reparto di rianimazione. Ora si attende stamattina il responso dei medici che dovrebbero sciogliere la prognosi e decidere per un eventuale trasporto del bambino in un centro attrezzato di Napoli. Sulla vicenda è stata comunque aperta un’indagine da parte della stazione dei carabinieri di Vieste.