Questa mattina ha fatto sosta a Vieste il pullman del Partito Democratico, che sta percorrendo lo Stivale per la petizione denominata "Salva l’Italia". Così come sta avvenendo a livello nazionale, nonostante la spaccatura dei vertici del partito (Cacciari e Bassolino non hanno firmato) anche a Vieste si è palesato l’imbarazzo che circonda questa iniziativa, manifestato dalla assenza di diversi esponenti della locale sezione del partito.
Al tavolo della raccolta delle firme allestito sul lungomare Enrico Mattei c’erano Mauro Clemente (segretario cittadino), Aldo Ragni (coordinatore), raggiunto successivamente da Michelangelo Dicandia e Matteo Del Duca (per citare solo i consiglieri comunali). Erano assenti, tra gli altri, Marinelli, Giuffreda, Di Carlo, quest’ultimo proprio attraverso il blog di OndaRadio aveva preannunciato la propria presa di distanza in un comunicato pubblicato nei giorni scorsi.
E’ stata impedita, invece, la raccolta di firme che il "Comitato spontaneo apolitico No allo scippo dell’eliambulanza dal Gargano" aveva organizzato e che si sarebbe dovuta tenere nei pressi (ma a debita distanza) dell’autobus del PD. I Carabinieri, (appositamente fatti intervenire secondo le dichiarazioni degli attivisti del comitato, invece, inviati dalla Questura secondo i responsabili del PD) hanno constatato la mancanza di autorizzazioni e ottenuto le generalità dei promotori dell’iniziativa, impedendo l’apertura dell’ombrellone e l’esposizione di due tazebao in cui sarebbe comparsa la scritta "Salva il Gargano – No allo scippo dell’eliambulanza".
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Democrazia contro democrazia? E qual’è la giusta democrazia? Restano i fatti. L’eliambulanza grazie ai soliti giochini verbali rischia seriamente d’essere scippata al Gargano. Fin ora non sono bastati un consiglio comunale monotematico oltre tremila tra fax ed email inviati all’assessore Tedesco, duemila firme raccolte e svariati incontri a Bari tra i vertici dell’Asl, l’assessore Tedesco e l’amministrazione comunale di Vieste.
"L’elisoccorso è uno strumento migliorativo degli interventi con codice rosso e che non può essere paragonato al servizio di taxi finora fornito dall’eliambulanza" è stata la dichiarazione di questa mattina di Paolo Campo ai nostri microfoni. "Possiamo portare all’attenzione le problematiche legate ai ricoveri per codice verde, dotando Vieste non di una ma di altre due ambulanze" ha aggiunto il segretario provinciale del PD. "Mi impegno ufficialmente a chiedere il trasferimento della base dell’elisoccorso a Vieste" lo ha invece detto Valentina Lucianetti, presidente dell’Assemblea provinciale del PD.
E così….. vi abbiamo trasmesso, cari amici garganici un altro bel film sulla “democrazia delle chiacchiere”.