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Sanità garganica, caso Troiano metà PD vota contro

Michele Di Carlo: “Otto comuni senza un ospedale, tante difficoltà e scarsa considerazione come si può chiedere si esprimere solidarietà ai vertici della ASL. Nessuna solidarietà nei confronti di chi non ha dato ascolto alle esigenze del territorio”.

 

Il PD si spacca sul caso Troiano, il commissario straordinario dell’Asl, che il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola avrebbe voluto dimissionare seduta stante e che invece i vertici del partito sono riusciti a salvare, almeno per il momento. Il delegato regionale del Partito Democratico, Michele Eugenio Di Carlo, pur non entrando nel merito dei risultati della gestione di Troiano, afferma di non poter “nascondere le perplessità, tante volte inutilmente espresse, circa la qualità dei servizi sanitari negli otto comuni del Gargano Nord (Cagnano varano, Carpino, Ischitella, Isole Tremiti, Peschici, Rodi, Vico, Vieste) che conta in questi giorni un’utenza di almeno mezzo milione di persone in un territorio non ospedalizzato. Non posso non sottolineare le carenze di un sistema sanitario che , certamente non è da mettere sugli altari”. Il disappunto del delegato regionale del PD nasce dalla considerazione che non si può chiedere a tutti gli iscritti e dirigenti del Partito Democratico del Gargano Nord, di essere solidali con troiano perché molti sono scesi in campo insieme al movimento di Cittadinanza attiva che a gran voce richiama il proprio diritto alla salute. L’esponente del Partito Democratico, nel dirsi convinto che “l’insuccesso palese delle politiche pubbliche per la salute, proposte al Gargano Nord, evidenzia il mancato coinvolgimento e ascolto di cittadini e operatori sanitari con produzione di decisioni non aderenti alla realtà, non condivise e sicuramente non efficaci, è anche certo che di questo insuccesso dovranno dar conto non solo i livelli dirigenziali, ma anche quelli politici”. Sui tanti problemi sollevati dal referente regionale del partito che, alla Regione e al vertice dell’Azienda Sanitaria foggiana, ha ai vertici suoi esponenti di spessore, la dice lunga sui disagi e preoccupazione che stanno vivendo i rappresentanti periferici di una classe politica regionale e provinciale che, è sotto gli occhi di tutti, non si è spesa più di tanto per affermare il diritto delle popolazioni del Gargano Nord ad avere strutture e servizi sanitari di qualità degli di un territorio che come ricordava di Carlo, in questi mesi vede la presenza di centinaia di migliaia di persone, alle quali non vengano garantiti quei servizi essenziali, come il ricovero presso un presidio ospedaliero, in tempi, a dir poco decenti, se pensiamo che l’ospedale più vicino è a non meno di un centinaio di chilometri.